Il primo vaccinato: “Voglio dare l’esempio”
Il primario di Pneumologia: "Solo così si può sconfiggere il Covid"
ALESSANDRIA – “Ho chiesto di essere tra i primi a ricevere il vaccino, per dare l’esempio. Oltre alla vaccinazione, non ci sono altri modi per sperare di sconfiggere il Covid“.
Il dottor Mario Salio, 63 anni, è il primario di Pneumologia all’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria. Domenica 27 alle ore 14 sarà nella ristretta schiera (10 persone tra medici, infermieri e oss) a cui verrà somministrato il vaccino della Pfizer. Altre 70 persone saranno interessate lunedì; poi si continuerà, anche col coinvolgimento dell’Asl: la prima fase della vaccinazione riguarderà personale sanitario e delle Rsa.
Salio dovrebbe essere il primo alessandrino in assoluto. “Mi sono proposto per far capire quando è importante vaccinarsi – spiega – Vorrei spiegarlo non tanto ai ‘No vax’, ma a tutti quelli che, senza essere estremisti, si mostrano perplessi. Non mi riferisco a medici e infermieri: quelli del mio entourage non hanno dubbi. Però ho molti amici che chiedono, leggo sui social di gente perplessa. Non resta che dare l’esempio per fare capire quant’è necessario il vaccino”.
Dallo scorso primo febbraio, il dottor Salio dirige Pneumologia. Nel giro di pochi giorni, il suo reparto avrebbe ospitato esclusivamente pazienti Covid. Cosa che succede tutt’ora. Non solo: sono stati convertiti a Covid anche altri letti del quarto piano, solitamente destinati a Ortopedia. “Siamo arrivati ad avere 45 malati, oggi ce ne sono 32” dice. Aggiungendo: “Siamo un ospedale molto attrezzato, quindi è logico che da noi si curino pazienti anche in gravi condizioni. Questa seconda ondata della pandemia non è meno cruenta della prima, purtroppo”. Da qui la necessità della vaccinazione, che deve interessare più gente possibile in un lasso di tempo accettabile.