«Dovrò rinunciare alla mia finestra su Panarea»
Tecnico del Classico non può tornare in Sicilia. «Vedrò mia mamma solo grazie alle videochiamate»
Una doverosa dose di solidarietà la merita Gianfranco Tomasello, che trascorrerà le festività natalizie ad Alessandria anziché nella sua Lipari, dove ha ristrutturato la casa dei bisnonni, datata 1908 e impreziosita da un’ampia finestra da cui si ammirano Stromboli e Panarea.
La dose di solidarietà va al passo con l’invidia per tutte le volte che s’è goduto il vulcano fumante incastonato in uno scorcio da cartolina.
L’emergenza Covid ha costretto Tomasello a rivedere i piani, come già gli accadde a Pasqua.
46 anni, siciliano delle Eolie, è “tecnico responsabile” al liceo classico Plana, ovvero il principale collaboratore, in piazza Matteotti, di Roberto Grenna, dirigente dell’istituto comprensivo che include il Saluzzo.
«Dovrò rinunciare a Lipari, ma cercherò di consolarmi visitando qualche cantina in Monferrato» dice, sapendo che non è esattamente la stessa cosa.
La scuola? Meglio qui
Però, Tomasello ha un amore incondizionato per il “suo” liceo e per la città che lo ospita ormai da tempo. «Nell’Alessandrino vive e lavora la mia ex moglie, quella grazie alla quale sono in Piemonte – racconta – Ci conoscemmo a Milano, entrambi eravamo là per motivi professionali. Decisi di seguirla». Rinunciando alla Sicilia, dunque.
«Ho lavorato due anni a Lipari, ma il mondo della scuola, su un’isola, ha troppe complicazioni, basti pensare che gli insegnanti arrivano in aliscafo, un mezzo che non viaggia se il mare è mosso. Nel 2009, in quattro mesi, si persero cento giorni di lezioni…».
Meglio dunque fare esperienze al Nord, pur dovendo lasciare panorami e affetti. «Sono orfano di padre. Mia mamma ha 69 anni, non è tecnologica ma, anche grazie al supporto di mio fratello, sa fare le videochiamate, quindi ci vediamo molto spesso… a distanza». Succederà ancor più durante le festività natalizie. La tecnologia accorcia le distanze, ma essere laggiù ha tutto un altro sapore.