«Il piano delle alienazioni immobiliari? Peggiorato e pieno di lacune»
Le minoranze attaccano la giunta sulla scuola di Roncaglia e il tribunale
CASALE – «Concordo con voi sul fatto che la vendita dei beni appartenenti al Comune da diversi anni sia sempre più difficile ma questa situazione si è creata anche a causa della grande crisi del mercato immobiliare della quale penso siate tutti a conoscenza. Il regolamento andrebbe rivisitato ma per ora non possiamo fare diversamente, non abbiamo la bacchetta magica»: questa la risposta dell’assessore Vito De Luca alle critiche ricevute dai gruppi di opposizione dopo aver esposto il piano delle alienazioni immobiliari per gli anni 2021-2022-2023 nel consiglio comunale di Casale di lunedì sera.
Due immobili in particolare sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento da Pd e Ritrovare Casale. Si tratta dell’ex scuola di Roncaglia, inserita nel piano, e dell’edificio che ospitava il tribunale che invece è stato rimosso: «Qualche riflessione a riguardo occorre farla – è intervenuto Roberto Milano (Pd) – sembrava potersi profilare un suo riutilizzo per fini residenziali ma il discorso non è stato più ripreso da nessuno».
L’assessore all’urbanistica Vito De Luca
«La speranza di rivitalizzare il tribunale non è ancora svanita, finchè ce ne sarà la possibilità continuerà ad essere coltivata» ha ribattuto De Luca.
«Mi pare di capire che non ci siano novità progettuali rilevanti rispetto al passato, i beni sono sempre gli stessi e con un’impossibilità di essere venduti» ha osservato il capogruppo di Ritrovare Casale Giorgio Demezzi.
Chi si è concentrato sui locali della vecchia scuola della frazione è stato invece Luca Gioanola, capogruppo dei Dem: «Metterli in vendita è la soluzione più sbrigativa in una situazione così difficile, più impegnativo sarebbe stato pensare – con una reale partecipazione dei cittadini – a strade alternative per ripartire dopo il Covid valorizzando la struttura e non accelerando l’impoverimento e lo spopolamento della periferia. Detto questo ritengo il piano peggiorato e pieno di lacune».
Come successo in altre occasioni nella serata, il provvedimento è stato approvato grazie ai voti positivi dei quattro gruppi di maggioranza con le due minoranze che hanno invece espresso voto negativo.