Maggioranza in crisi, non passa la delibera sulla tassa rifiuti
Nei conti della Tari c'è un buco di 926 mila euro e gli ex leghisti si schierano con l'opposizione. Provvedimento bocciato 9 voti a 8
NOVI LIGURE — Alla fine la maggioranza è andata sotto. Ieri sera, durante il consiglio comunale, il provvedimento sulla tassa rifiuti per il 2021 non è passato. I tre ex consiglieri leghisti Marco Bertoli, Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin hanno votato insieme ai Democratici e al Movimento 5 Stelle. L’opposizione ha così ottenuto 9 voti contro gli 8 della maggioranza e il provvedimento è stato respinto.
La votazione è arrivata alla fine di una lunga discussione sui costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, e sui ritardi nell’avvio della nuova differenziata porta a porta “spinto”. All’ordine del giorno c’era infatti l’approvazione del Piano economico finanziario, dove è presente un “buco” di 926 mila euro che i novesi saranno chiamati a colmare in tre tranche, dal 2021 al 2023. Ma il provvedimento, come dicevamo, non è passato e la scadenza di legge si avvicina (è il 31 dicembre).
In chiusura di riunione il capogruppo di “Solo Novi” Bertoli è intervenuto per spedire un messaggio politico alla Lega. «Questo consiglio è alla frutta – ha detto Bertoli – La giunta non può più agire d’imperio perché non ha più i numeri, forse dovrebbe capirlo. Ora il gruppo di maggior peso è quello del Pd. Le barricate pertanto non sono utili a questo rimasuglio di maggioranza».
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