«Sarò in Costa Rica solo col cuore. Ma i regali…»
Rosa Frusteri vive a Rovereto di Gavi. Due mesi fa il trapianto di fegato. «Voglio tornare dai nipotini»
Rosa e il marito Flavio in Italia, il figlio Sacha e i nipotini Francesco e Valentina in Costa Rica.
«Ero pronta a chiudere la mia casa a Rovereto di Gavi per qualche mese, come è accaduto spesso in questi anni, e volare da loro, ma due mesi fa, a Torino, hanno ricevuto il fegato compatibile per il trapianto. L’operazione è riuscita, ma non posso viaggiare. Qualche volo, dal Costa Rica, c’è, ma muoversi è rischioso anche per loro. Metteremo tutto il nostro affetto per colmare questa distanza enorme: non lo avrei mai detto, ma gli abbracci e i baci in videochiamata scaldano tanto il cuore».
Oltre la malattia
Insieme al marito, ingegnere meccanico, e alla famiglia, Rosa Frusteri ha girato il mondo. «Quando mio figlio Sacha ha scelto di spostare la sua attività in Costa Rica ho pensato che, in fondo, era stato abituato fin da piccolo a essere un cittadino del mondo. Lo avrei raggiunto ovunque».
Così ha fatto, soprattutto dopo la nascita dei bimbi. «Al rientro dall’ultima permanenza di tre mesi avevo strane macchie sul corpo. All’inizio ho pensato alla reazione alle punture di qualche insetto, poi da controlli più approfonditi i valori ematici erano sempre sballati fino al verdetto: il fegato non funzionava più bene, indispensabile il trapianto».
Rosa è molto coraggiosa: disfa le valigie per il Costa Rica e aspetta una chiamata da Torino, cercando di tenere tranquillo il marito a casa e Sacha e i piccoli in Costa Rica.
«Il 7 ottobre, al rientro da un controllo, non ho fatto in tempo a entrare in casa. È squillato il telefono: fegato compatibile, subito sotto i ferri». Operazione riuscita, ma le visite continuano.
«Fosse per me, prenderei il primo aereo, ma non posso: devo recuperare al meglio. I regali per Francesco e Valentina li ho comprati: non ci può essere Natale senza doni, io ho ricevuto quello di essere ancora una moglie, una mamma e una nonna felice».