Emergenza neve: «Non si chiedano miracoli ad un ente dimenticato»
La Provincia chiede aiuto al Governo dopo le nevicate degli ultimi giorni
ALESSANDRIA – Parte da Palazzo Ghilini e arriva fino a Roma la “protesta” della Provincia di Alessandria che, dopo aver fatto i conti con un asfalto e deteriorato in varie arterie stradale, ora è alle prese con l’emergenza neve. Con i primi fiocchi della stagione, infatti, sono stati in molti ad appellarsi all’ente guidato da Gianfranco Baldi. «Nel corso degli anni le Province sono state oggetto di profonda revisione – afferma l’ex sindaco di Cassine, in carica presso l’ente provinciale fino alla fine del prossimo mese di marzo -. Una sottrazione delle competenze minori e tagli degli stanziamenti nazionali verticali. Ora, pertanto, non si chiedano miracoli a un ente dimenticato».
Alle porte di un inverno che si preannuncia piuttosto lungo e freddo, la Provincia invoca l’aiuto del Governo. «Le assunzioni sono infatti bloccate a norma di legge – spiegano da Palazzo Ghilini -. In questa condizione denunciamo la totale impossibilità ad una corretta gestione delle strade, arterie di collegamento per studenti, lavoratori, esigenze sanitarie imprescindibili. Nei giorni scorsi si è arrivati addirittura alla minaccia fisica di una responsabile di reparto dell’Ente e che ha dovuto chiudere una strada per un grave pericolo di frane. In aggravio a tutto ciò vi è stata la chiusura senza avviso delle Autostrade del territorio, con conseguente ribaltamento di tutto il traffico pesante sulle già martoriate strade provinciali. La situazione non è più sostenibile, chiediamo un intervento immediato del Governo».
Attualmente la strada provinciale 456 “del Turchino” resta chiusa al traffico all’altezza della frazione Gnocchetto, proprio al confine tra la Liguria e il Piemonte, a causa di una frana che minaccia la carreggiata da più di un anno. Da quelle parti lamentano una manutenzione della tratta pressoché inesistente. «Lo Stato, inoltre, aveva assicurato che alcune delle strade provinciali sarebbero passate ad Anas già alla fine dell’anno 2019 – precisa Baldi -, promessa puntualmente disattesa. Oggi quindi si richiede alla Provincia una gestione della neve e una sistemazione generale del manto stradale senza fornire le risorse e il personale».