Caritas: buoni acquisto per i bisognosi da spendere nei negozi della città
Al via il progetto “Un raggio di luce, un raggio di speranza”
OVADA – Per tutti sarà un Natale diverso dal solito, visto che non mancheranno le limitazioni e le restrizioni varate a livello nazionale con l’obiettivo di fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. Per qualcuno, però, le feste di fine anno rappresenteranno un momento di grande difficoltà, visto che, oltre all’aspetto puramente sanitario legato alla pandemia, è tangibile anche la crisi economica che ne consegue. Ed è proprio per questo motivo che, in vista di un 25 dicembre atipico, la Caritas ovadese si è attivata affinché possa arrivare, nelle case degli ovadesi più bisognosi, “Un raggio di luce, un raggio di speranza”. Questo è il titolo dell’iniziativa promossa dai volontari dell’associazione cittadina che, oltre a dare una mano a coloro che vengono già seguiti e aiutati dallo sportello di via Santa Teresa, daranno un contributo anche a tutti coloro che “portano i segni” di questo anno particolare.
«C’è chi ha perso il lavoro e chi opera in un settore che ha subito un ridimensionamento, con pesanti ripercussioni anche sulla vita di tutti i giorni – spiega Don Maurizio Benzi -. E poi ci sono gli esercenti ovadesi, che hanno dovuto fare i conti con il periodo del lockdown. Con questo progetto vogliamo dare una mano anche a loro». Nello specifico, alcuni esercenti locali appartenenti alle tre categorie individuate riceveranno dalla Caritas un supporto economico, con il relativo anticipo del valore delle vendite, per l’emissione dei buoni che saranno poi distribuiti ai cittadini più bisognosi. «Abbiamo scelto le pasticcerie – spiega il parroco ovadese – perché crediamo che la celebrazione delle giornate di festa debba rientrare nella dignità personale di ciascun individuo. Poi ci sono le mercerie e le librerie».
Gli esercenti che hanno aderito al progetto, attivo fra l’8 dicembre (ma i buoni si potranno spendere dal 14) e il 6 gennaio 2021, riceveranno dalla Caritas candele, cartoncini e materiale informativo. «Abbiamo il patrocinio del Comune di Ovada – afferma Marisa Mazzarello, referente dell’associazione – e un budget iniziale di circa 2 mila euro. Stiamo parlando di 200 euro per ciascun commerciante ovadese (8 pasticcerie, 3 mercerie e 2 librerie), una goccia nell’oceano come l’ha definita Don Benzi, ma noi vogliamo dare loro un segno di vicinanza. In questo momento di difficoltà dobbiamo darci una mano l’uno con l’altro».