Non si trova personale, infermieri costretti a super lavoro
In periodo di Covid i bandi assunzioni quasi deserti. Tocca al personale già in servizio vedersi annullate le ferie e fare straordinari
ALESSANDRIA – Riuscire a strappare un costo orario superiore per infermeri e oss non fa comunque cantare vittoria al sindacato Nursind, proprio perché si tratta di migliaia di ore in più che il personale già in servizio è costretto a sobbarcarsi per mancanza di nuove risorse uman. Non che l’Asl non abbia provato a cercarlo. Purtroppo alla chiamata – in questo periodo di pandemia e super lavoro – hanno risposto in pochi.
Salvatore Lo Presti, Segretario Territoriale Alessandria del sindacato infermieri Nursind racconta la trattativa condotta insieme a Cisl, Uil, Fials con l’ASL AL in merito alle prestazioni aggiuntive.
“Ad inizio novembre il NurSind richiedeva all’amministrazione l’attivazione delle prestazioni aggiuntive da parte dei dipendenti, per far fronte alle carenze di personale di assistenza diretta (infermieri, ostetriche, oss), ed a questa richiesta l’azienda si era resa disponibile ad attivare tale modalità in quanto alle procedure di assunzione avevano accettato solo 8 infermieri a fronte di 44 richieste inviate e 0 oss”, spiega Lo Presti, “Pertanto comunicava in contrattazione di voler acquistare circa 6000 ore di lavoro retribuite a 30€ (elevabili a 35€) l’ora per gli infermieri e 3000 ore di lavoro retribuite a 15€ l’ora per gli oss, da imputare al fondo emergenza Covid, riconoscendo al personale sanitario come prestazione aggiuntiva anche il servizio prestato a seguito della sospensione delle ferie”.
Alla fine, dopo un tira e molla, le cifre orarie sono passate a 40€ per gli infermieri e 20€ per gli oss, mentre per ripagare delle ferie anullate il disagio è stato calcolato “con soli 25€ per gli infermieri e 20€ per gli oss”.
“Mentre la notizia dei 60 infermieri e 33 oss assunti è falsa. Infatti si tratta di personale che l’ASL AL dovrebbe assumere ma che non riesce in quanto vi è carenza sul mercato”.