Il piano neve di Autostrade? “Fa acqua (e ghiaccio)”
La società accusa i camionisti: "Sono entrati nonostante il divieto". Bussone (Uncem): "Gli autotrasportatori vanno risarciti"
La colpa sarebbe dei camionisti. Intervistato dall’emittente ligure Primocanale sui problemi causati dalla neve, con centinaia di mezzi rimasti bloccati per ore sulla A7, il direttore del Primo Tronco di Autostrade per l’Italia ha scaricato la responsabilità sui conducenti dei tir. Il dirigente ha spiegato che dalle 8.30 di ieri è entrato in vigore il divieto di accesso in autostrada dei mezzi pesanti. Divieto che però non sarebbe stato rispettato, congestionando tutta la rete autostradale.
Parole che hanno scatenato la reazione dell’Uncem, l’associazione che riunisce i Comuni montani: «Siamo alle solite. Neve e ghiaccio bloccano le autostrade sull’Appennino, tra Liguria, Piemonte, Lombardia, intrappolando migliaia di automobilisti, tir, camion, auto. E il gestore che fa? Scarica la colpa sui camionisti appunto, che non avrebbero rispettato i divieti», afferma il presidente Uncem Marco Bussone.
«Mi chiedo se Autostrade per l’Italia abbia fatto tutto il necessario per la gestione pre nevicata, ampiamente prevista. Il “piano neve” funziona o fa acqua, e ghiaccio? Gli automobilisti, i camionisti, devono essere immediatamente rimborsati. Le associazioni dei consumatori e le datoriali degli autotrasportatori chiedono 30 euro l’ora chiedono. Hanno ragione. Chiediamo l’intervento del ministero dei Trasporti. Autostrade per l’Italia chiarisca al ministro De Micheli», conclude Bussone.
CENTINAIA DI TIR BLOCCATI: SFOGLIA LA PHOTOGALLERY
Per Massimo Berutti, senatore di “Cambiamo”, «il traffico in tilt per la neve su strade e autostrade non è degno di un Paese civile». Per Berutti, occorre «ridare un ruolo e risorse alle Province demolite dalla sinistra e lasciate senza mezzi a gestire le strade. Bisogna poi lavorare a piani di manutenzione ordinaria e straordinaria per le infrastrutture e a programmi per gestire gli effetti del maltempo e le emergenze».