Case di riposo, meno contagi ma l’attenzione resta alta
Le strutture "covid free" potranno aprire le porte ai parenti degli anziani ospiti
NOVI LIGURE — Le case di riposo “covid free” potranno consentire l’accesso ai famigliari degli anziani, a fronte di adeguate misure di prevenzione. Lo prevede una circolare del ministero della Salute, che demanda la decisione ai direttori delle strutture. Per aumentare il livello di sicurezza di questa iniziativa, la Regione Piemonte ha dichiarato che supporterà le case di riposo mettendo a disposizione i test rapidi per i visitatori.
La possibilità di visita è riservata alle strutture a zero contagi, che in Piemonte, al momento, sono 368 su 784. Sarà a discrezione del direttore della struttura valutare il possibile accesso e stabilire i protocolli per la sicurezza degli ospiti, dei lavoratori e dei visitatori.
Nel novese diverse strutture per anziani sono a oggi “covid free”: a Novi Ligure ad esempio la Serenella (gruppo Quattro S) e la Residenza Amedeo (gruppo San Fortunato, a Serravalle Scrivia il pensionato Monsignor Guerra (gruppo Sogeenp). Anche al Castello di Stazzano, che fa capo al gruppo La Villa, i contagi sono sostanzialmente zero: «Una paziente positiva è transitata nella nostra struttura, ma i tamponi hanno dato esito negativo – spiega la direttrice Alessandra Marchesotti – Siamo in attesa della seconda verifica».
Nell’altra casa di riposo del gruppo La Villa, la Sant’Antonio di Basaluzzo, si registra invece qualche caso, come conferma il sindaco Gianfranco Ludovici. Emergenza rientrata a Casa Balbi (Arquata Scrivia) e alla San Giuseppe (Pozzolo Formigaro): «Gli ospiti stanno decisamente meglio, a Pozzolo si sono negativizzati e ad Arquata i tamponi di controllo hanno riscontrato un solo positivo. Anche il personale sta uscendo dalla quarantena», dice Cecilia Matta, direttrice della Sogeenp. Ci sono state purtroppo 7 vittime ad Arquata e 8 a Pozzolo.
Alla Don Beniamino di Novi la situazione più critica, con 70 contagiati e 14 vittime nelle ultime settimane.