Il Pd: «Gli aiuti ad attività economiche e sportive? Noi avevamo proposto di raddoppiarli»
CASALE – Da ieri è possibile per le attività economiche e sportive di Casale che hanno subìto perdite a causa delle chiusure obbligatorie presentare domanda per ricevere aiuti a fondo perduto: 260mila euro sono stati destinati alle prime, 40mila alle seconde.
La scadenza dei bandi è fissata rispettivamente al 13 e al 14 dicembre. Proprio sulle tempistiche intervengono il circolo e il gruppo consigliare del Partito Democratico di Casale.
«L’iter proposto dal Comune per i fondi in aiuto alle attività economiche e sportive sembra una vera e propria corsa contro il tempo. Il bando pubblicato il 3 dicembre si chiude già il 13: dieci giorni nel quali cadono due weekend e la festività dell’8 dicembre. Non proprio una passeggiata per chi segue la burocrazia di attività e società sportive, che dopo un anno devastante sotto il profilo economico vogliono avere le carte in regola per accedere ai contributi fino ad un massimo di 1000 o 500 euro.
È vero che il momento è difficile, ma il tempo è davvero poco e forse per aumentare la platea dei partecipanti si sarebbe potuto arrivare ad una scadenza almeno fino a fine mese. Non vorremmo pensare che con tempi più ampi ed un aumento delle richieste l’Amministrazione si sarebbe trovata di fronte ad un numero troppo alto di richieste e che i fondi stanziati sarebbero risultati poca cosa».
Dopo l’intervento sulle tempistiche, i Dem ritornano anche sulle polemiche recenti, che hanno fatto seguito alla seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, e ribadiscono la loro posizione: «Dall’opposizione non è venuto nessun ostacolo ad aiuti per la crisi, semmai reiterate proposte perché quei 300 mila euro potessero addirittura essere raddoppiati. Portare la cifra a superare il mezzo milione di euro, non solo era possibile (utilizzando soldi non spesi e ricevuti dallo Stato, evitando un accantonamento inutile a fine anno del fondo di riserva, rinunciando a progetti fermi come la videosorveglianza, risparmiando un poco sulle luminarie …) ma avrebbe dato il senso di una misura all’altezza della gravità del momento, iniziando anche a focalizzare aiuti diretti ai privati cittadini, che erodendo progressivamente i propri risparmi iniziano a fare i conti con lo spettro della povertà. Peccato che Riboldi si accontenti di una buona comunicazione piuttosto che ascoltare le proposte che arrivano da mesi dalla minoranza. Noi continueremo a farle con responsabilità e per amore della nostra comunità».