Assalto al blindato della Securpol: «Tutto combinato»
Era il 19 giugno 2015. L?indagine dei Carabinieri del Comando Provinciale e della Polizia
ALESSANDRIA – La notizia del portavalori della Securpol, assaltato da un gruppo di balordi travestiti da finanzieri aveva destato clamore, preoccupazione e polemiche. Sotto la minaccia di una finta bomba, i banditi avevano indotto gli occupanti del blindato a scendere rubando poi il bottino: preziosi per un valore di circa due milioni e mezzo di euro. Era il 19 giugno 2015. Luogo dell’agguato, la tangenziale di Alessandria.
Duro l’intervento dei sindacati nell’immediatezza dei fatti, che chiesero la convocazione urgente del tavolo prefettizio. Un’indagine complessa ora ha chiuso il cerchio: si trattò di una simulazione.
A scoprirlo sono stati i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria, diretti dal colonnello Giuseppe Di Fonzo, e la Polizia. Un lavoro magistrale, partito proprio dal racconto delle vittime.
I Carabinieri, durante le indagini, intercettarono e sequestrarono quasi 50 mila euro: compenso destinato ad alcuni componenti del gruppo.
L’inchiesta della Procura, affidata al sostituto procuratore Marcella Bosco, è chiusa. Undici le persone finite sotto la lente di ingrandimento di investigatori e magistrato, tra loro anche le due guardie giurate. Sul giornale in edicola i nomi e l’approfondimento.