Lucchini: «A breve la distribuzione dei generi alimentari»
Due Iban per le donazioni del fondo di comunità. Stabile, intanto, la situazione Covid nell'Acquese
ACQUI TERME – Resta grossomodo stabile la situazione Covid su tutto l’Acquese: da qualche giorno, infatti, più o meno in tutti i comuni permane un certo equilibrio tra i numeri relativi alle nuove positività e quelli riferibili alle guarigioni. Tra i domiciliati nel comune di Acqui si contano circa 120 positivi. All’ospedale ‘Monsignor Galliano’, invece, sono 30 i posti letto occupati da pazienti positivi al test (molti provenienti da altre zone della provincia), 3 di questi degenti in terapia intensiva e 4 in semi intensiva.
Villa Igea ospita al momento 14 pazienti ‘post Covid’, una decina di persone sono invece convalescenti nel reparto (isolato dal resto della struttura) allestito all’interno della Rsa ‘Monsignor Capra’.
«Nelle case di riposo al momento la situazione è completamente sotto controllo, al loro interno non si contano degenti positivi al Covid, stesso discorso per gli operatori delle strutture», fa sapere il sindaco Lucchini. Passando poi a questioni più “pratiche”, il primo cittadino annuncia che nel giro di 7-8 giorni partirà la distribuzione dei generi alimentari e di prima necessità: «Le richieste per usufruire di questo servizio dovranno essere inviate sul form che presto sarà presente sul sito del Comune. La distribuzione sarà effettuata attraverso il Centro di ascolto. Le modalità saranno leggermente diverse da quelle della scorsa primavera, ad ogni modo nel giro di una settimana chiariremo tutti i punti necessari».
Nella giornata di martedì si è tenuta una nuova commissione sul cosiddetto fondo di comunità: «Stiamo ancora valutando i requisiti per individuare una platea di aventi diritto tra artigiani, commercianti e partite Iva. Anche in questo caso nel giro di una settimana dovremmo riuscire a indirizzare verso due distinti Iban le donazioni che gli acquesi più generosi vorranno elargire». Un fondo gestito dall’Asca sarà destinato alle famiglie non abbienti, mentre un secondo fondo – nominato “San Guido” – sarà rivolto direttamente alle famiglie con imprese o esercizi commerciali in gravi difficoltà.
Martedì, intanto, è tornato in piazza San Francesco, corso Italia e una parte di corso Bagni il mercato non alimentare: «Per ora la disposizione dei banchi è leggermente differente da quella originaria, ma voglio ricordare – assicura Lucchini – che questa è una fase transitoria che verrà rivalutata non appena l’emergenza sanitaria ce lo consentirà cercando di compattare maggiormente gli spazi mercatali. Ci saranno alcuni piccoli aggiustamenti che al momento non sono possibili».