«Il Dup per il triennio? Meglio restare a contatto con la realtà»
Il dibattito nel consiglio comunale di Casale di ieri sera
CASALE – Dopo la seduta di consiglio comunale di Casale di lunedì in cui è stata approvata la variazione al bilancio di previsione (l’ultima possibile nel 2020), alla quale ha fatto seguito lo scambio di attacchi tra la maggioranza e le minoranze, nella serata di ieri il punto principale del dibattito virtuale è stato quello che riguardava l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (Dup), necessario per determinare gli obiettivi che l’amministrazione intende perseguire nel triennio 2021-2023.
L’assessore al bilancio Giovanni Battista Filiberti, nella sua introduzione, ha spiegato in termini strettamente amministrativi la composizione del documento che prevede due sezioni, quella strategica e quella operativa, spiegando però come la seconda (che come il bilancio di previsione ragiona in un’ottica triennale) non sia stata aggiornata e pertanto «la trattazione non può che essere di stampo tecnico e generale. Sarebbe il caso di rimandare la discussione a quando il documento sarà completo di tutte le informazioni su come l’amministrazione intende agire nei prossimi tre anni».
Giovanni Battista Filiberti
Se a parere dei consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e della lista civica Difesa e Ripresa dal Dup provvisorio si evincono chiaramente le linee guida e le intenzioni del programma di mandato della giunta Riboldi e i conseguenti risultati raggiunti dal punto di vista economico, territoriale e sociale, di differente avviso sono stati i rappresentanti delle minoranze che hanno lamentato una forte insoddisfazione rispetto a quanto dichiarato da Filiberti.
A rompere il ghiaccio è stato Giorgio Demezzi, capogruppo di Ritrovare Casale, che ha riscontrato grande incoerenza tra i proclami fatti dalla giunta e i punti programmatici realmente tramutati in fatti in tutti i settori, da quello urbanistico a quello della sicurezza.
«Sono imbarazzato – ha esordito Roberto Milano (Pd) – nel constatare come l’approvazione di un documento che dovrebbe essere caratterizzata dal dibattito politico sia stata ridotta a un mero processo burocratico». Lo stesso Milano ha poi rincarato la dose sottolineando come all’interno del programma elettorale ci sia «il tutto e il contrario di tutto. Ho l’impressione che gli obiettivi che l’amministrazione si è posta siano più per il futuro che per il presente».
Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero espresso da Fabio Lavagno, sempre del Pd, che nel suo intervento si è detto collaborativo nelle intenzioni (a discapito di quanto abbia lasciato intendere il tono di voce): «Preso atto della situazione d’emergenza che da febbraio il Covid ha causato e che di conseguenza sia difficile affrontare oggi il provvedimento se non in modo burocratico, è il caso che nel delineare le strategie per il futuro non si perda il contatto con la realtà, cosa che invece riscontro in quelle attuali».
A concludere il giro di interventi delle minoranze è stato il capogruppo dei Dem Luca Gioanola che ha posto il focus sulle opere concluse e quelle in corso: «Una parte rilevante è stata avviata dalla giunta Palazzetti. Su altri progetti, come ad esempio la visione sulle aree verdi o le strategie territoriali continuiamo a vedere grandi lacune».
Un momento della seduta in video conferenza
Nella sua replica Filiberti ha provato a entrare nel merito dei punti presenti nel Dup soffermandosi sul settore sanitario: «Riportare al Santo Spirito il reparto di malattie infettive è un successo che spero venga visto con obiettività a prescindere dall’appartenenza politica». Gioanola e Demezzi si sono detti tuttavia poco soddisfatti dal secondo intervento dell’assessore perché a loro avviso ancora troppo generale.
Al termine della discussione, come prevedibile, il provvedimento è stato approvato grazie ai voti positivi della maggioranza. Partito Democratico, Ritrovare Casale e Italia Viva hanno infatti espresso voto contrario.
Il commento a caldo dei Dem
Nella giornata di oggi, successiva alla seduta a distanza del parlamentino, il circolo del Pd casalese è nuovamente intervenuto per quel che riguarda l’attuazione dei programmi da parte dell’amministrazione Riboldi: «È stato fatto ben poco dalla attuale giunta, infatti, se si esclude una forte campagna comunicativa, non si riscontra un’adeguata programmazione che tenga conto delle mutate condizioni generali, il che rende tutto molto deludente».
Molti i temi presi in considerazione dai Dem nella loro analisi: «Non è chiara la progettazione sulla gestione dei rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata è diminuita e la Tari per i cittadini è aumentata. Alcuni capitoli non utilizzati avrebbero potuto essere reindirizzati per finanziare maggiormente iniziative di supporto ai cittadini e alle attività. Inoltre, già da prima dell’emergenza Covid, è mancato l’annunciato rafforzamento della rete territoriale e il coinvolgimento dei sindaci su diverse tematiche sulle quali non si comprende quale sia la progettazione. L’annunciato miglioramento organizzativo vede in realtà la recente ridistribuzione delle deleghe che ha ulteriormente aumentato (invece che snellire) il numero di assessori, consiglieri con deleghe, ai quali alcuni uffici debbono riferire, in aggiunta al Sindaco».