Corazza torna in gruppo
Castellano: "Fin dal riscaldamento ho capito che avremmo vinto"
ALESSANDRIA – Domenica era in tribuna, a soffrire e spingere idealmente i compagni. Oggi Simone Corazza sarà di nuovo in campo, con il gruppo, alla Michelin: l’attaccante è recuperato dal problema muscolare che, al 40′ del primo tempo contro il Livorno, dopo uno scatto, lo aveva costretto a chiedere il cambio. Una soluzione in più per l’attacco, per trovare la continuità che dipende dall’atteggiamento, ma anche dai gol: a Gregucci la decisione se utilizzare Joker dall’inizio o durante la gara con la Lucchese, dipenderà anche dalla sua risposta agli allenamenti a pieno ritmo di questa settimana.
“Quello che abbiamo vissuto”
Fra i protagonisti del derby c’è Fabio Castellano: 22 anni, scuola Atalanta, la scelta di crescere in uno dei migliori vivai non solo italiani (dove è entrato a 6 anni) rinunciando alle proposte di Milan, Inter e club stranieri, il debutto nel professionismo proprio a Vercelli, l’evoluzione tattica da attaccante a esterno e poi centrocampista puro, la sorpresa per la tanta fiducia che riceve in maglia grigia. “Stupito perché so di avere concorrenza di grandi interpreti. Io lavoro tantissimo per migliorare, accetto tutte le scelte fatte dal tecnico, sempre, anche quando mi manda in panchina, perché so che sono giustificate dalle esigenze della squadra in una determinata gara”.
Alessandro Gazzi è enorme come giocatore e come persona ancora di più. Da lui c’è solo da imparare, ogni giorno
Però sei spesso titolare. “Cerco di dimostrare che il mister ha fatto bene a darmi fiducia”. Domenica è stata la gara più difficile? “La più difficile sarà quella con la Lucchese: non è la classifica che conta, è la capacità di essere, ssempre, squadra di categoria. Solo noi sappiamo come è stata delicata e pesante la settimana prima del derby, toccati nell’orgoglio dalle critiche, consapevoli che il rischio era di ritrovarci a -12. Però – confessa Castellano – fin dal riscaldamento ho capito che l’avremmo vinta“.
“Applausi sinceri”
Castellano divide la camera, in ritiro, con Alessandro Gazzi. “Il giocatore è enorme, la persona ancora di più. Parliamo molto, da uno come lui c’è da imparare ogni giorno”. L’applauso alla Nord a fine gara? “E’ spontaneo, un bisogno di tutti noi. Nelle due partite con i tifosi, anche se distanziati, l’atmosfera era tutta diversa. Il nostro pubblico vive con noi ogni gara: anche domenica l’abbiamo vinta insieme“.
Un saluto anche ai sostenitori sui balconi. “Non immaginate come li sentiamo in campo. A volte coprono anche le nostre voci. E poi un pubblico così speciale, con i balconi che si affacciano sul campo e gli striscioni, lo abbiamo solo noi”.
Sentite anche gli incitamenti di Giorgio Bertolone? “Eccome: Giorgio non è solo un ottimo professionista, è proprio un uomo squadra“.