Morto l’archeologo Gambari, attivo anche nell’Acquese
Grandi contributi di ricerca sui Ligures Statielli, gli antenati degli acquesi
ACQUI TERME – L’annuncio qualche giorno fa sul sito del Museo Archeologico di Acqui: «Il Covid ci ha portato via Filippo Maria Gambari, un archeologo dalla grande passione, uno studioso di grande profondità di pensiero, un collega di valore e di grande spessore – annunciano – In una lunga carriera segnata da numerosi incarichi (prima funzionario quindi Soprintendente) presso le Soprintendenze regionali, poi direttore del Parco Archeologico di Ercolano, ed in ultimo del Museo delle Civiltà a Roma e del Parco archeologico di Ostia antica, ha lasciato una forte impronta anche nel nostro museo: sono di suo pugno molte delle schede di approfondimento della sezione protostorica della nostra esposizione, così come gli interventi sull‘età del Ferro presenti sul nostro catalogo».
Una collaborazione che si rinnovata sulle ricerche legate ai Ligures Statielli e altre iniziative programmate una volta che tutto, anche la cultura, torni alla normalità. «Ci fa piacere condividere il ricordo della sua ultima visita ad Acqui, poco prima che iniziasse la bufera Covid, il 15 febbraio, in occasione della presentazione del volume “Le ceneri degli Statielli. La necropoli della prima età del Ferro di Montabone” – riferisce il direttore Claudio Leporati – in quell’occasione aveva presentato l’eccezionale scoperta di microincisioni in alfabeto celtico occidentale sui vaghi vitrei della necropoli di Montabone. Non possiamo che ringraziarlo di questo ultimo regalo non mancheranno certamente le occasioni e la volontà di ricordare il suo contributo all’archeologia preistorica e protostorica ed il suo appoggio ed interesse per il nostro museo e l’archeologia acquese».