Cuspo, riprendono scherma e rugby
Il CUS Piemonte Orientale ha subito fatto tornare i suoi atleti ad allenarsi in presenza. La palestra di via Lumelli e il campo di Casalbagliano tornano a "riempirsi"
ALESSANDRIA – Con il Piemonte in zona arancione ci si può tornare ad allenarsi in presenza per rugby e scherma. Distanze e protocolli di sicurezza non si sono mai allentati al Centro Sportivo CUSPO di Casalbagliano e nella nuova palestra di scherma di via Lumelli 37, ad Alessandria.
In queste settimane il CUSPO aveva continuato con le attività motorie a distanza, sia per far mantenere la forma fisica sia per non perdere lo spirito di squadra. Preparatori atletici e allenatori avevano proseguito negli appuntamenti settimanali di gruppo in videochat e con sessioni individuali in base alle disposizioni del preparatore atletico. Non è stato quindi tempo perso, ma tornare in palestra o al campo è decisamente tutta un’altra cosa.
La Presidentessa CUSPO, nonché maestra di spada, Alice Cometti: “Questo cambio di situazione ci consente di riprendere gli allenamenti in presenza già da domani. Continueranno anche – una volta la settimana – gli incontri non in presenza in modo tale da permettere a tutti, anche a chi non si sente ancora tranquillo in questo momento, la continuità delle attività.
Il ritorno in palestra non prescinde da tutte le norme ed i protocolli che sono in vigore. Tra l’altro proprio in occasione del licenziamento del DPCM 6 novembre 2020 la Federscherma ha rivisto i protocolli di allenamento in modo ancor più rigoroso”.
Anche al campo da rugby di Casalbagliano non vedono l’ora di ricominciare: “Possiamo svolgere attività motoria individuale”, conferma il Direttore Tecnico della sezione, Lorenzo Nosenzo. “Il CUS Piemonte Orientale continua pertanto ad impegnarsi nel garantire (all’interno di protocolli di sicurezza ben definiti) un servizio agli atleti e alle famiglie. In questo momento storico in cui sono spesso i più giovani a sentire il peso delle limitazioni a cui siamo sottoposti, l’obiettivo del CUSPO è garantire loro uno spazio di attività motoria e socializzazione”.