Vini naturali: “vetrina” in Enoteca per quattro produttori locali
Le aziende del territorio protagoniste di "5 dicembre vini naturali in Enoteca"
OVADA – Una vetrina su via Torino, da sempre punto di passaggio molto frequentato nei giorni di mercato, per farsi conoscere anche dal “pubblico” ovadese. Nasce con questo obiettivo “5 dicembre vini naturali in Enoteca”, l’iniziativa promossa dall’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato che, per l’intera mattinata di sabato 5 dicembre – dalle ore 9.00 alle 13.00 -, ospiterà quattro produttori di vini naturali proprio negli spazi antistanti Palazzo Delfino. «Si tratta di un progetto importante che ci voleva per la nostra città – afferma Marco Lanza, assessore alle Attività Produttive del Comune di Ovada -. Credo che questa sia stata una buona intuizione, i vini naturali dei produttori locali possono anche diventare un veicolo importante per far conoscere Ovada al di fuori dei confini regionali e all’estero».
Già, perché nonostante la crescente ascesa del prodotto, questa tipologia di vino sembra apprezzata maggiormente lontano dalle zone di provincia. «È un fenomeno che va per la maggiore nelle grandi città e in alcune fra le principali metropoli del globo, come per esempio Torino, Roma, Parigi, Tokyo e Copenaghen – spiega Paolo Baretta, titolare dell’azienda agricola “Rocco di Carpeneto”, che intende rimarcare l’aspetto “green” del prodotto -. I vini naturali si collocano principalmente in una fascia di ristorazione molto alta. L’Ovadese è una delle aree più dense a livello regionale per quanto riguarda la presenza di produttori, visto che ci sono circa dodici piccole aziende che hanno grande notorietà all’estero e che producono, complessivamente, fino a 200 mila bottiglie all’anno».
Oltre all’azienda agricola carpenetese, saranno presenti negli stand di via Torino anche i rappresentanti di “Cascina Boccaccio” di Tagliolo Monferrato, dell’azienda agricola “Rocca Rondinaria” di Rocca Grimalda e di “Forti del Vento” di Castelletto d’Orba. «Chi decide di produrre vini naturali lo fa per una scelta di vita – precisa Marco Tacchino, titolare di quest’ultima attività -, non per una precisa strategia commerciale. Spero che questa tipologia di vini possa risultare vincente anche da queste parti». Non sarà una vetrina riservata esclusivamente al Dolcetto, ma a tutte le etichette tipiche del Piemonte che vengono prodotte anche in questo settore in forte ascesa, come la Barbera, il Nibiö, l’Albarossa per i rossi, il Cortese e lo Chardonnay per i bianchi. Come previsto dal protocollo sanitario, non sarà possibile effettuare la “classica” degustazione con assaggio negli spazi interessati dall’iniziativa, ma questa vetrina servirà soprattutto per far conoscere agli ovadesi questo ramo un po’ di nicchia dell’enologia locale.