Processo Vandone: colpo di scena, annullata la sentenza di primo grado
E spunta lo spettro della prescrizione
TORINO – Colpo di scena all’udienza innanzi la IV sezione della Corte d’Appello di Torino: per Luciano Vandone, l’ex assessore al Bilancio della giunta Fabbio, accusato per due episodi di falso ideologico, i giudici hanno accolto il primo dei motivi d’appello della difesa e hanno annullato la sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale di Alessandria. È stata disposta la restituzione del fascicolo al Tribunale stesso.
Gli avvocati Marco Conti e Marco Paneri avevano chiesto, come primo punto di una lunga serie, dichiararsi la nullità della sentenza perché Luciano Vandone era stato processato quando era incapace di stare in giudizio. Con l’atto d’appello, la difesa ha impugnato non solo la sentenza ma anche l’ordinanza del Tribunale di Alessandria che aveva dichiarato Vandone capace di stare in giudizio.
Quindi, il giudice ha dichiarato nulli tutti gli atti che seguono quell’ordinanza.
Questa decisione potrebbe essere il capitolo conclusivo della vicenda che riguarda l’ex amministratore perché i termini di prescrizione dei reati che gli erano stati contestati maturano tra poco più di un mese, a gennaio.
La decisione di questa mattina comporta anche l’annullamento delle pattuizioni civili: con la condanna penale Vandone doveva risarcire il Comune.
L’ex assessore al Bilancio era stato condannato a tre anni e due mesi per due episodi di falso ideologico. Come per l’ex sindaco di Alessandria assoluzione dall’accusa di truffa e abuso d’ufficio.
Il processo a carico dell’ex sindaco Piercarlo Fabbio, di Carlo Alberto Ravazzano (ex capo contabile) e di Vandone era stato incardinato in relazione al bilancio consuntivo 2010 ‘aggiustato’ per dimostrare il raggiungimento del patto di stabilità. Per Fabbio e Ravazzano si arrivò a sentenza. Per Luciano Vandone il processo si interruppe poco prima della discussione per gravi problemi neurologici e cardiaci, per poi proseguire in un secondo tempo.