Litigio furioso Kozel-Raviolo: che caldo in ospedale
I reparti chiusi e i pazienti trasferiti in altri ospedali della provincia. L’arrivo di Mario Raviolo, restaurato capo dell’Unità di Crisi del Piemonte, alla guida dell’ospedale di Alessandria in qualità di commissario, ha innescato un cambiamento. Un cambiamento positivo o negativo? Solo il tempo ci aiuterà a trovare la risposta. Al momento, ciò che trapela dai piani alti del ‘Santi Antonio e Biagio’ è la continua narrazione di un clima “di piombo” tra i dirigenti sanitari e di scelte perseguite più per conferire all’esterno l’immagine di “un’emergenza gestita”, piuttosto che per rispondere tangibilmente alle numerose problematicità emerse nelle ultime settimane.
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Ieri, giovedì, abbiamo saputo che il giorno precedente il direttore sanitario, Daniela Kozel, e il neo commissario, Mario Raviolo, sarebbero addirittura arrivati a uno scontro fisico: a separarli il direttore generale, Giacomo Centini. Un litigio furioso al quale avrebbe assistito, in call, anche l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. A fronte di un’indiscrezione simile, che se confermata aggiungerebbe ulteriori quesiti sulla qualità della gestione della salute pubblica in un periodo storico così delicato, ci siamo rivolti direttamente all’ospedale: lo scontro tra Kozel e Raviolo è avvenuto davvero? E qual è stata la causa scatenante? «La collaborazione con il coordinatore straordinario – è stata la risposta di Centini – sta procedendo nel migliore dei modi. Abbiamo già raggiunto degli importanti risultati che stanno consentendo all’ospedale di potenziare le attività specialistiche, come la cardiochirurgia, la neurochirurgia e le attività di secondo livello». Al centro del diverbio, tra altre cose, ci sarebbero state la gestione sanitaria del personale medico e la conduzione di alcuni casi in Urologia e in Geriatria. I reparti sono stati chiusi a inizio settimana: il primo per un’infezione ospedaliera, il secondo per Covid.
Negli uffici di via Venezia la temperatura degli animi sembrerebbe essere piuttosto alta. Nell’aria ci sarebbero anche le dimissioni sia del direttore sanitario Kozel che del dg Centini. Uno scenario che si alimenta nei corridoi del nosocomio ma che è stato fermamente smentito, su tutta la linea, dalla direzione stessa. Insomma, un quadro generale complicato da interpretare e che, comunque sia, non è edificante.