Gestione Ambiente investe nella mobilità green
Rinnovato il parco automezzi con l'acquisto di veicoli a bassa emissione di Co2
TORTONA – Lo slogan è di quelli che non si dimenticano: “Ci siamo rotti i polmoni! E’ ora di cambiare aria” ma le circostanze lo giustificano. La circolazione degli automezzi rappresenta a oggi una delle principali cause di inquinamento atmosferico. Le automobili, che ci sono spesso indispensabili nella nostra vita quotidiana, immettono nell’ambiente enormi quantitativi di gas, polveri sottili e fumi, estremamente dannosi per la salute; così come i mezzi pesanti. Per mitigare il danno ambientale e migliorare la qualità dell’aria la Comunità Europea ha imposto una serie di norme che danno la possibilità di circolare solo agli automezzi con minor impatto ambientale: si tratta dei veicoli di più recente progettazione a bassa emissione di sostanze nocive.
Ma non basta, si può fare molto di più: negli ultimi anni anche il mercato sta cambiando rapidamente, uno dei trend più significativi è la crescita esponenziale nell’acquisto di veicoli “green” a bassa emissione di Co2, tra queste ci sono i veicoli a metano, quelli a GPL e quelli ibridi (il motore è alimentato con carburanti diversi o con carburanti ed energia elettrica).
Gestione Ambiente, azienda attenta da sempre alle tematiche ambientali a 360 gradi, ha deciso di investire sulla mobilità green negli ultimi anni: il 15% dei mezzi attualmente utilizzati per la raccolta dei rifiuti, per la pulizia delle strade e per gli spostamenti è a ridotto impatto ambientale. “Abbiamo scelto di testare diversi tipi di veicoli – racconta Marco Peretti, direttore operativo di Gestione Ambiente – in particolare a metano (liquido/gassoso), a GPL e ibrido, a partire dalle auto aziendali, mezzi per lo spazzamento fino ai compattatori (i mezzi per la raccolta dei rifiuti urbani)”.
Con i compattatori a metano, ad esempio, le emissioni di Co2 sono del 10% in meno rispetto a quelle prodotte dagli stessi veicoli ad alimentazione diesel e le emissioni di particolato si riducono del 95%. L’abbattimento di Co2 diventa ancora più importante, con percentuali che sfiorano il 100% se si passa dal metano al bio-metano. “Consideriamo questo investimento sui motori verdi – conclude Marco Peretti – solo un primo passo che ci porterà nei prossimi anni a rendere ancora più ecologica la nostra flotta attraverso l’acquisto di veicoli elettrici e con la realizzazione di un impianto fotovoltaico, perché crediamo fermamente che sia necessario un cambio radicale di marcia”.