Chiusura cimitero: “Si rischia troppa gente con 11 funerali al giorno”
La media è di 300 cerimonie all'anno: cifra che potrebbe raddoppiarsi
ALESSANDRIA – L’amministrazione comunale (su decisione dell’Unità di Crisi) ha deciso di chiudere il cimitero urbano di Alessandria nei giorni della settimana, mantenendo invece la fruizione durante il weekend (sabato e domenica).
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Ma perché? Per le difficoltà di questo periodo. Per il numero di defunti, di funerali e di salme che in questi giorni sono aumentati in modo esponenziale. E non è questione di “fare allarmismo”, perché sono i numeri (e i fatti) a dirlo.
Che succede?
La media annua dei funerali in città è di 300: oggi questo numero è già stato ampiamente superato rispetto allo scorso anno e entro fine 2020 – con buona probabilità – potrebbe essere doppiato.
E sono le oltre 20 bare ‘ferme’ nella camera mortuaria del cimitero a dare conferma delle difficoltà del momento, con troppi funerali al giorno, tanto da avere salme ‘in stand by’, anche per l’incapacità di accettare subito tutti i defunti da parte delle città di Valenza, Acqui Terme, Piscina (nel Torinese) e Torino per la cremazione.
Evitare assembramenti
A tutela dei cittadini e della salute pubblica è stata fatta quindi la scelta di chiudere: “Perché rispetto a uno, al massimo due funerali al giorno di media, oggi siamo a 11 al giorno”. Quindi alle persone che vengono a dare l’ultimo saluto ai propri cari si aggiungono quelle (spesso piuttosto anziane e quindi da tutelare di più) che vanno a trovare i propri defunti, regolarmente (come d’abitudine). Di qui il rischio assembramento è alto.
E il poco personale…
Alle paure si aggiunge l’incapacità del personale di monitorare: a dover seguire 11 funerali al giorno ci sono solo 7 operatori comunali (che sono gli unici addetti per tutti i cimieri cittadini, di Alessandria e sobborghi).