Alessandria e la sua manifattura tengono il passo
L'analisi del terzo trimestre 2020. Coscia: "Sarà la liquidità a far girare l'economia"
ALESSANDRIA – Gli effetti del lockdownn sulla produzione industriale si fanno e, soprattutto, forse si faranno sentire ancor di più sentire nei prossimi mesi, ma in un quadro negativo a livello regionale (-2,4%), da Alessandria arriva un barlume di speranza. Lo dice l’indagine congiunturale di Unioncamere Piemonte relativa al terzo trimestre 2020, che fa registrare un segno negativo generale (ancora una volta condizionato dal crollo di alcuni comparti, come tessile e legno) all’interno del quale, però, la provincia alessandrina, con la sua manifattura, tiene saldamente il passo: accusa un calo dello 0,9% (Biella, ad esempio, è a -14,3) e fa registrare un segno positivo dello 0,6 per quanto riguarda gli ordinativi interni. E ancora: a livello di performance generale, Alessandria è seconda dopo Cuneo, in assoluto la provincia migliore.
E’ quanto emerso dal consueto report illustrato stamani in videoconferenza dall’Ufficio studi dell’unione delle Camere di Commercio piemontesi. Si segue la tendenza del secondo trimestre, peraltro ancora più negativa “ma il timore è che anche il quarto faccia registrare valori praticamente identici”. Ci sono segnali interessanti, come quello del reshoring, in sostanza la tendenza a riportare la produzione in Italia, ma certo il clima di fiducia, nel mondo delle imprese, al momento è deteriorato e la ripresa della produzione, per garantire la sostenibilità delle aziende, non dovrà essere interrotta. Vedremo.
Il presidente Unioncamere, l’alessandrino Gian Paolo Coscia, guarda già al secondo trimestre del 2021 sperando di avere allora segnali positivi e sottolinea come “il Piemonte dovrà avere tutti gli strumenti per reagire: sarà la liquidità a far girare l’economia”. Per questo è importante il ruolo degli istituti di credito, come dimostra la partecipazione alla congiunturale di Teresio Testa, direttore Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo, e di Fabrizio Simonini, regional manager Nord Ovest di UniCredit. Entrambi attenti a cogliere i segnali positivi emersi dall’estate all’autunno e “pronti a sostenere la ripartenza”.