Gregucci traballa. Ma parla di solidità
Lungo summit nel piazzale dello stadio. Squadra in campo domani alla Michelin
AGGIORNAMENTO ORE 21.35 – L’unica decisione adottata, al momento, dalla società è la ripresa anticipata degli allenamenti. La squadra sarà in campo già domani, alle 11, alla Michelin: solitamente sarebbe giorno di riposo, ma non è da escludere che questo cambio di programma sia il prologo per altri provvedimenti, forse anche l’intervento del presidente stesso.
MEDA – Lungo summit a fine gara, nel piazzale degli spogliatoi. Il presidente Luca Di Masi, il ds Fabio Artico, i dirigenti Luca Borio e Federico Vaio: sguardi che si interrogano, anche da distanza si riesce a cogliere una domanda: “Adesso cosa facciamo?”. Si cammina nervosamente, il presidente sembra avvicinarsi agli spogliatoi, poi resta fuori. Immagini che raccontano di un campionato che sta sfuggendo di mano e c’è la necessità, l’obbigo di agire. Come? E con chi?
Leggi qui il tempo reale della sconfitta con il Renate
La posizione di Gregucci traballa? Nessuno parla, alle 17.30 il presidente lascia lo stadio in auto. I numeri, a quasi un terzo della stagione, sono spietati e impietosi:5 sconfitte in 12 gare, gli appuntamenti importanti, quelli della possibile svolta, sempre falliti. Errori che si ripetono ormai sistematicamente e, quindi, non sono più casuali, ma radicati dentro il gruppo. Certe prestazioni, di giocatori che dovrebbero aggiungere qualità(Casarini e Di Quinzio su tutti), sono gravemente insufficienti: i gol subiti tutti nello stesso modo, infilate centrali, palle consegnate all’avversario. Qualcuno fa il contrario di ciò che il tecnico chiede? Se sì, esca allo scoperto e si chiami fuori, perché di camminatori senza senso questa squadra non ha bisogno.
L’altalena di Gregucci
E il mister che dice? Come spiega una formazione iniziale senza senso con Eusepi in panchina?
“Io so di avere un gruppo di buoni giocatori. Eusepi non è stato escluso, era della partita e, infatti, ha avuto il suo spazio”. Un po’ tardivo e, comunque, il problema non è solo davanti, ma soprattutto in mezzo e dietro. “Ci manca solidità e compattezza. Dobbiamo trovarle in fretta, altrimenti continuiamo a stare sull’altalena, un po’ bene e un po’ male”.
Siamo riusciti a risalire il campo, abbiamo subito gol nel nostro momento migliore
Una squadra che, specie nel primo tempo, è sembrata intitmorita e frenata, come se avesse paura di affrontare il Renate nonostante i proclami della vigilia sul valore di questo confronto. “Questione di mentalità, quando dico che dobbiamo essere solidi mi riferisco anche a questo. Abbiamo subito il secondo gol nel nostro miglior momento, ancora perdendo palla noi. Nel secondo tempo siamo risaliti, abbiamo riconquistato campo, ma non riusciamo a tenerlo”.
Leggi qui le pagelle contro il Renate: si salvano in due
La punizione da cui nasce il vantaggio ha origine da un retropassaggio sbagliato, il raddoppo da una palla persa centralmente da Di Quinzio: una squadra forte non commette questi sbagli e non subisce queste infilate. “Sono d’accordo, per questo dico che dobbiamo diventare solidi velocemente”. Avrà tempo per farlo? O Renate, come a gennaio, sarà di nuovo fatale a chi è sulla panchina dei Grigi?