Vaccino Covid: Casale e il Piemonte si candidano a distribuirlo in tutt’Italia
Si vogliono sfruttare il polo del freddo e della logistica
TORINO – Il Piemonte, attraverso Casale Monferrato, si candida a recitare un ruolo da protagonista nella distribuzione dei vaccini anti-Covid. Lo hanno comunicato ufficialmente poco fa dal Palazzo della Regione a Torino il presidente Alberto Cirio con l’assessore Andrea Tronzano, il sindaco di Casale Federico Riboldi e il presidente di Area, il casalese Marco Buoni.
Il commissario straordinario del Governo Domenico Arcuri ha inviato a ogni Regione i dettagli di quanto sarà a disposizione (prima trance di vaccini, 3.4 milioni per 1.7 milioni di persone: personale sanitario e operatori nelle case di riposo italiane) dalla fine di gennaio.
Indicazioni tecniche su temperature e necessità del vaccino Anti-Covid. Del Pfizer, il primo che arriverà (i 3.4 milioni di dosi) e poi degli altri che arriveranno in seguito, che hanno necessità di conservazioni diverse.
Il Piemonte ha predisposto un gruppo di lavoro che lo candidi ad occuparsi della distribuzione integrata per tutt’Italia: ne fanno parte i mondi del freddo e della logistica, peculiarità casalesi, ma anche i grossisti farmaceutici, coloro che compiranno “l’ultimo miglio della distribuzione”. Il dossier Piemonte, così lo ha chiamato Cirio, sarà pronto entro fine mese.
«Non potevamo fare a meno di metterci a disposizione – ha detto Riboldi – Si tratta di un’impresa difficile ma per questo è necessario che ci si affidi a chi ha competenze specifiche: le nostre aziende si sono unite per fornire la soluzione migliore dal punto di vista tecnico».
Marco Buoni, che coordina la task force, ha quindi proseguito con alcuni dettagli: «I vaccini arriveranno in aereo in box refrigerati con ghiaccio secco, nei quali resisteranno solo 10 giorni ma, con un’adeguata refrigerazione, quella che stiamo studiando, potranno essere conservati fino a 6 mesi. L’opportunità non è solo a livello nazionale ma anche internazionale».
A guida del tavolo c’è l’assessore Tronzano: «Non è detto che il governo ci scelga ma stiamo lavorando affinchè lo faccia».