Tari: la decisione della giunta e le richieste delle minoranze
Tutti d'accordo si può dire. Tranne che sui meriti.
CASALE – Ieri, nel tardo pomeriggio, il Comune di Casale ha diramato la notizia dell’adozione da parte della Giunta di nuovi provvedimenti che estenderanno anche a questo secondo lockdown l’esenzione dal pagamento della Tari delle attività costrette alla chiusura dall’ultimo Dpcm.
Una misura possibile – hanno spiegato da Palazzo San Giorgio – grazie alla modifica del regolamento Tari approvato dal Consiglio comunale proprio pochi mesi fa e che prevede, infatti, la riduzione pari al cento per cento dell’imposta dovuta – parte fissa più parte variabile – per il periodo di chiusura obbligatoria effettuata nel primo semestre dell’anno 2020 e analoga riduzione, previa deliberazione della Giunta, «nell’ipotesi di ulteriori periodi di chiusura obbligatoria e/o restrizioni allo svolgimento dell’attività in forza di prescrizioni normative».
L’iniziativa adottata ieri ha dei punti di contatto con quanto richiesto il giorno prima, mercoledì, dalle minoranze in consiglio (Pd, Ritrovare Casale e Italia Viva) attraverso una delibera di iniziativa consiliare.
Mentre da una parte la Giunta si è arrogata un diritto consentito dalla modifica del regolamento sulla Tari di aprile, le minoranze hanno però chiesto una modifica al regolamento stesso che estenderebbe il periodo di esenzione, ma anche la costituzione di un fondo di accantonamento, da costituirsi attraverso una variazione di bilancio in modo da poter stornare nella prossima bolletta le cifre già pagate e che per la chiusura non sarebbero dovute.
Premesso che nella decisione presa dalla Giunta non vi è menzione del fondo di accantonamento chiesto invece dalla minoranze, per quanto riguarda l’annullamento della Tari siamo lì (nessuno vuole che gli esercizi si trovino a pagarla per i periodi in cui sono forzatamente chiusi); anche se in forma diversa, è sostanzialmente quello che hanno chiesto le minoranze: «Abbiamo presentato questa delibera perché è importante dare segnali concreti e coerenti in un momento tanto difficile» spiegano Pd, Ritrovare Casale e Italia Viva che, in merito alla decisione della Giunta, hanno espresso qualche mugugno: avrebbero preferito che venisse riconosciuto il loro essersi mosse in una direzione similare. Tutti d’accordo si può dire. Tranne che sui meriti.
«La proposta delle minoranze è modificare l’articolo 27 del regolamento Tari che loro stessi avevano approvato con delibera del consiglio del 29.4.2020» commenta l’assessore Filiberti.