Tagliata l’acqua alla Casa delle Donne: “Non ci arrenderemo”
La commissaria IPAB ha fatto chiudere l'erogazione dell'acqua, perché la presenza delle attiviste è considerata abusiva. Aria di sgombero? Non Una di Meno non vuole mollare
ALESSANDRIA – Su indicazione del Commissario straordinario IPAB che gestisce l’ex asilo Monserrato, occupato dalle attiviste femministe di Non Una di Meno – Casa delle Donne, il 4 novembre l’Amag ha tagliato l’acqua, ritenendo abusiva la presenza.
Le attiviste non ci stanno e sono pronte alla lotta: “Alla luce di tutto ciò e del totale disinteresse dimostrato negli anni nei confronti di quello spazio (e di tutti gli edifici pubblici vuoti e in stato di abbandono), risulta quasi tragicomico pensare che, mentre la pandemia dilaga, le istituzioni abbia ritenuto fondamentale e urgente staccare l’utenza dell’acqua della Casa delle Donne. Tutto ciò ci fa credere che il commissario potrebbe essere capace anche di mettere i sigilli al portone, approfittando delle limitazioni agli spostamenti”.
Per questo fanno sapere che difenderanno “con le unghie e con i denti” la Casa delle Donne.