“Sindaco e giunta, perché non difendete i vostri cittadini?”
Pd e Lista Rossa all'attacco in vista del Consiglio di domani
ALESSANDRIA – “Il Consiglio Comunale con i dirigenti di Aso e Asl sulla gestione sanitaria di questa drammatica seconda ondata Covid-19 è un’occasione per fare chiarezza, per avere informazioni e per, si spera, essere ascoltati”: con queste parole i gruppi consiliari di Pd e Lista Rossa si avvicinano all’assemblea cittadina aperta – in streaming – di domani pomeriggio alle 18.
“Lo abbiamo chiesto da tempo un confronto, arriva in ritardo ma proviamo a renderlo utile – proseguono – Ci aspettiamo che Asl e Aso arrivino con dati precisi, ci aspettiamo di capire da loro perché c’è tanta reticenza a fornire i dati. La nostra Asl è in difficoltà e lo si capisce, purtroppo, dalle tante, troppe disfunzioni che diventano veri e propri calvari per chi deve fare un tampone; per chi si mette in isolamento fiduciario, per chi deve ricevere cure a casa. Lo abbiamo visto, e tuttora lo constatiamo, nelle scuole. Se prima i tamponi di controllo venivano fatti ai ragazzi che dovevano stare a casa perché uno dei compagni era positivo, ora fanno il tampone solo a coloro che hanno sintomi, quando sappiamo bene che ci sono gli asintomatici e quindi scegliere di non fare i tamponi è un problema. Evidentemente qualcosa non va nella catena di comando”.
I consiglieri di opposizione vorrebbero “sapere il numero delle Usca per ogni centro zona e perché il numero di ore e di personale di quelle di Alessandria sia uguale al numero di ore e di personale degli altri centri zona e addirittura minore di quelli di Casale, seppure la popolazione sia molto più numerosa. Vorremmo sapere perché i percorsi di cure a casa non funzionano appieno. Vorremmo sapere come si intende implementare il personale e sostenere gli sforzi di medici, infermieri e personale sanitario. Denunciamo fin da ora la grave e trascurata situazione delle case di riposo. In quelle alessandrine ci sono veri e propri focolai. In una struttura, ma non è l’unica, ci sono 55 operatori a casa di cui solo 10 per normale malattia. Gli ospiti non sono monitorati perché il responsabile dottor Baresi non può fornire tamponi in assenza di reagenti”.
Per Pd e Lista Rossa, “il grido d’allarme è di avere personale. Ci sono operatori che hanno sulle spalle 40 ore di lavoro. Perché non ci sono risposte? In alcune Rsa la carenza di dpi crea situazioni allarmanti. Gli operatori sono esposti, e con loro le famiglie, gli ospiti sono a rischio. Le strutture sono al collasso. Eppure la Regione non fornisce i dati e si limita a dire che esiste un problema. Forse possiamo cominciare a dare nomi e cognomi ai problemi? Cirio e Icardi per cominciare? E i nostri amministratori, tanto attivi in questi giorni, come intendono difendere i cittadini che vengono prima degli interessi di parte e di partito?”.