Schmidheiny “salvato” dal Covid: il processo slitta a giugno
Inadatti gli spazi del tribunale di Novara
NOVARA – Non inizierà come originariamente previsto il prossimo 27 novembre in Corte d’Assise a Novara il processo “Eternit Bis”. Stephan Ernest Schmidheiny, rinviato a giudizio per omicidio volontario plurimo aggravato andrà a processo il 9 giugno 2021.
La decisione è stata presa in virtù dell’emergenza Covid (e per la pendenza di quattro separati processi per fatti di omicidio doloso aggravato a carico di imputati sottoposti a custodia cautelare) dal presidente Gianfranco Pezone: «Rilevato che l’elevato numero di parti legittimate a partecipare al giudizio comporta la necessità di celebrazione del processo in una struttura dotata di ampia aula e adeguati spazi accessori per consentire il regolare accesso e comparizione in condizioni di sicurezza di tutte le persone interessate».
Il processo non si celebrerà in tribunale, che non ha ambienti adatti, bensì alla sede dell’Upo, all’ex caserma Perrone di Novara. Il rinvio è stato disposto per “pubblici annunci” per l’elevato numero di destinatari da contattare.
Il magnate svizzero, ultimo proprietario della Eternit ancora in vita, meno di un anno fa aveva rilasciato un’intervista nella quale si era dichiarato un perseguitato e di provare odio per gli italiani.
Nel processo rinviato al prossimo giugno dovrà rispondere di 392 morti casalesi che, secondo le indagini, sono vittime delle conseguenze dell’esposizione alla fibra killer.