“Bonus Novi, il fondo per le imprese in crisi sarà triplicato”
Proposta del neo assessore Delfino. Che annuncia: "Bilancio preventivo entro fine anno". Dem: "Finalmente una scelta giusta"
NOVI LIGURE — Il “Bonus Novi”, il contributo per le attività economiche danneggiate dal lockdown, potrebbe triplicare. Durante il consiglio comunale di lunedì sera, il neo assessore al Bilancio Maurizio Delfino ha annunciato infatti che la dotazione del fondo potrebbe arrivare fino a 165 mila euro. «Le attività economiche si trovano ad affrontare la seconda ondata del Covid. Mantenendo gli stessi criteri di assegnazione avremo la possibilità di sostenere più imprese», ha detto Delfino.
Il bonus, dell’importo massimo di mille euro, è destinato alle imprese del settore della somministrazione, del commercio e dei servizi, inclusi quelli svolti in forma artigiana. Attualmente l’ammontare complessivo del fondo è di 55 mila euro e i soldi sono stati ottenuti con l’aumento delle aliquote Imu. I contributi sono a fondo perduto e saranno erogati fino all’esaurimento dei soldi a disposizione.
Il contributo può essere richiesto da attività con sede operativa sul territorio del Comune di Novi per le quali sia stata individuata la chiusura durante la fase del lockdown e che abbiano avuto una diminuzione del fatturato al primo semestre 2020 almeno pari al 30 per cento rispetto al primo semestre 2019. Le domande vanno inviate entro il 31 dicembre.
Delfino lunedì ha anche annunciato che intende sottoporre al vaglio del consiglio il bilancio preventivo per il 2021 prima di Natale: «In questo modo non dovremo ricorrere all’esercizio provvisorio». La decisione è stata giudicata positivamente anche dall’opposizione: «Bene il cambio di rotta – ha detto il capogruppo del Pd Simone Tedeschi – Abbiamo sempre sostenuto la necessità di approvare il bilancio previsionale per tempo, anche se il sindaco Cabella ci diceva che era impossibile perché il bilancio faceva acqua da tutte le parti. Stasera invece l’assessore si propone addirittura di aumentare il Bonus Novi. Evidentemente eravamo nel giusto a sostenere che per creare questo fondo di solidarietà non era necessario aumentare l’Imu».