Forte: nuovo direttore, ora via ai lavori. Ma la cremagliera?
Il ministero annuncia novità per la fortezza. Sembra però sparita dai radar l'opera cavallo di battaglia della precedente direttrice
GAVI — Da oggi Riccardo Vitale è il nuovo direttore del Forte di Gavi, uno dei nove luoghi della cultura affidati alla Direzione regionale “Musei del Piemonte” da parte del ministero dei Beni culturali.
Laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 2001, Vitale opera dal 2008 come funzionario presso il Mibact, nel cui ambito ha ricoperto diversi incarichi. Dapprima impegnato sul fronte della tutela dei beni architettonici e paesaggistici, ha poi rivolto la sua attività alla gestione del patrimonio, con particolare riguardo al complesso monumentale del Castello e Parco di Racconigi, di cui è direttore dal 2015, realizzando progetti per valorizzare i percorsi museali e le collezioni, tra cui ad esempio il recupero del Giardino delle Foglie e il restauro e l’allestimento del fregio disegnato da Pelagio Palagi su committenza di Carlo Alberto.
L’assegnazione dell’incarico a Vitale avviene in un periodo di particolare fermento per il Forte. Da poco, grazie al sostegno dell’impresa locale, è stato ripristinato l’impianto di illuminazione in attesa del suo completo rifacimento e sono in corso i lavori per la definizione di un progetto finalizzato al miglioramento complessivo dell’accessibilità.
In questa prospettiva sono diversi gli interventi che la Direzione “Musei del Piemonte” intende realizzare, anche in accordo con le autorità locali: «Dalla sistemazione della strada e dei parcheggi alla ristrutturazione del sentiero per la salita a piedi dal centro del paese, dalla riprogettazione dell’accesso e degli spazi di accoglienza alla rimodulazione del percorso di visita» che comprenderà anche il punto panoramico dell’alto forte, con adeguate protezioni.
«I lavori avviati costituiscono il primo lotto di un più ampio programma di valorizzazione del Forte, monumento dalle valenze storiche e paesaggistiche di grandissimo rilievo per il territorio», dicono dalla direzione della Direzione regionale. Nessun accenno, però, alla cremagliera che la precedente direttrice Annamaria Aimone aveva più volte indicato come opera imminente.