Domani la riunione dei sindaci dell’Asl. Il Pd di Casale commenta
CASALE – È stata convocata la rappresentanza dei sindaci presso l’Asl di Alessandria. La riunione, auspicata dai giorni scorsi dal Pd Casalese, si terrà domani. I Dem commentano la notizia con una nota a firma di Circolo e Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Casale Monferrato: «C’è la necessità di ottenere risposte chiare dal commissario Asl su una serie di questioni importanti, non più rimandabili e di vitale importanza per la salute dei cittadini. I nostri ospedali, gli addetti ai lavori, i cittadini si trovano a fronteggiare un preoccupante e repentino raggiungimento della saturazione dei posti letto, un incremento dei posti da destinare ai pazienti Covid, la dilatazione delle liste di attesa, la riduzione di tutti gli interventi chirurgici programmati, l’indirizzamento di pazienti per visite e ricoveri verso altre strutture. Siamo di fronte a una curva di numeri che prefigura un potenziale imminente collasso delle strutture Asl del Piemonte, cosa assolutamente da evitare. Al contempo, continua a registrarsi la preoccupante incertezza sull’assunzione del personale infermieristico e medico e sulla possibilità di mobilità da altre aziende. A tutto questo si sommano le criticità delle Rsa (strutture di residenza anziani) e delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale), così come il pesante ritardo della disponibilità dei tamponi rapidi presso le farmacie e i medici di famiglia (misura annunciata dalla Regione Piemonte oramai quasi tre settimane fa). Infine, continua a persistere il malfunzionamento della piattaforma di caricamento dei tamponi positivi così come le non chiare procedure per la gestione dei casi positivi nelle scuole. Queste sono alcune delle tematiche che dovranno essere sviscerate nella riunione di mercoledì, per trovare risposte chiare, al netto di strumentalizzazioni, di inutili e pericolose perdite di tempo nel banalizzare la criticità regionale relativamente al problema Covid e nel dare la colpa sempre a qualcun altro senza assumersi le proprie responsabilità. Ognuno deve sentirsi responsabile di dare il massimo nel proprio ruolo per la gestione di questa situazione e perché il sistema sanitario regionale non si trovi più impreparato in futuro, sovraesponendo chi è impegnato, in modo encomiabile, in prima fila».