La storia di Issy, tra tamponi e quarantene indefinite
La storia di Issy divisa tra nuove regole e buon senso
ACQUI TERME – Siamo ormai nel pieno della seconda ondata di contagi ed ancora è ostica la procedura per la quarantena. Per due piani di livello necessariamente intersecanti, quello familiare e quello scolastico, sono state proposte soluzioni bizantine che hanno creato non pochi dubbi.
La storia di Issy è emblematica. «Il 9 ottobre ho avvertito i primi sintomi – racconta – febbre alta, dolori articolari lancinanti, solo dopo cinque giorni è arrivata la tosse. L’11 ho scoperto che la mamma della mia collega era positiva. A quel punto ho capito che non era influenza». Avvisato immediatamente il medico di base, il 13 ottobre il personale dell’Asl si è presentato all’uscio per fare il tampone a tutta la famiglia. «Dai primi sintomi ci siamo rinchiusi in casa anche se mio marito e mia figlia non avevano sintomi» precisa l’intervistata. L’esito per gli adulti arriva il 18, per la bimba solo 19. Tutti positivi. E’ stata subito informata la scuola ma essendo passate più di 48 ore dall’ultimo contatto (in verità 10 giorni) la classe della primaria frequentata dalla piccola non è stata messa in quarantena dall’Asl continuando le lezioni. «Il 22 ottobre è poi arrivata una comunicazione che intimava a tutta la classe e alle insegnanti di presentarsi ad Alessandria al ‘drive’ per fare il tampone – continua Issy – Può immaginare il panico tra i genitori!».
A quel punto i bambini sono rimasti a casa e le famiglie calate in una situazione di incertezza burocratica al limite della probatio diabolica. Il 26 i bambini (non essendo stati messi in quarantena) sarebbero potuti tornare sui banchi ma, attesa l’assenza di più di due giorni avrebbero dovuto presentare un’auto-certificazione corredata dal certificato di un medico attestante il mancato contagio da Covid. «Quale pediatra emetterebbe una diagnosi del genere in attesa di tampone? – la considerazione di Issy – Quindi sono rimasti tutti a casa fino al 30 ottobre quando è arrivato l’esito: tutti negativi».
Il 27 tutta la famiglia di Issy è stata sottoposta al secondo tampone. Solo il marito ha ottenuto l’esito, ancora positivo purtroppo. «Per le nuove disposizioni potrà riaprire il negozio essendo trascorsi più di 21 giorni dal primo esito positivo. Ma con quale paura nel cuore riaprirà il negozio chiuso dal 9 ottobre?».