Alberghi assistiti: quante strutture acquesi si faranno avanti?
Il bando della Regione allocherebbe pazienti positivi ultra65enni (a o paucisintomatici)
ACQUI TERME – Un tempo erano il vanto acquese: 1714 posti letto. Oggi, tra chiusure ridimensionamenti e conversioni sono diventati meno della metà. La causa? Crisi economica generale, poi del settore termale, infine dei flussi turistici dovuti al Covid. Eppure all’orizzonte pare si stia stagliando una possibilità offerta proprio dalla grande macchina dell’emergenza. La Regione nei giorni scorsi ha pubblicato un bando relativo agli ‘alberghi assistiti’, cioè strutture ricettive con supporto socio- sanitario da riservare a pazienti ultra-65enni risultati positivi al Covid in forma asintomatica o paucisintomatica. Sarà un’opportunità per gli alberghi nostrani da troppo tempo chiusi o piegati dalla crisi economica? I requisiti ci sarebbero: minimo 20 camere, provviste di bagno all’interno, il servizio di colazione, pranzo e cena e cambio ed opere di sanificazione della biancheria. Certo, sarebbe necessario reperire operatori socio-sanitari (2 ogni 20 ospiti) e un infermiere professionale che desse la propria disponibilità a 3 passaggi diurni e la reperibilità h24. Ma il personale si potrebbe anche trovare. Quanti imprenditori acquesi si faranno avanti? Torino aspetta solo le candidature.