Rotonde griffate Asti Docg in quattro comuni dell’Acquese
La prossima settimana inizieranno i lavori alla rotonda di Bistagno sulla Provinciale 30
BISTAGNO – Negli ultimi tempi, soprattutto a livello mediatico, le terre dell’Acquese sono state spesso menzionate e celebrate in occasione di spot ed eventi che avevano nel Brachetto il vero protagonista. Le stesse colline, però, sono anche culla di infiniti vigneti giallo-verdi dai quali prende origine il pregiato Moscato d’Asti. Un legame prodotto-territorio che si perde nella notte dei tempi e che il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg ha deciso di rispolverare tramite un’originale (ed elegante) iniziativa. Quattro rotonde per quattro comuni: Acqui, Alice Bel Colle, Bistagno e Strevi, tutte e quattro griffate Asti Docg.
«Un progetto che intende rimarcare il legame del nostro Docg con l’Acquese – spiega Giacomo Pondini, direttore del Consorzio astigiano – e che ha anche l’obiettivo di promuovere un territorio ultimamente poco incline a mettersi in mostra. I turisti che passeranno in queste zone sapranno che su quelle colline si produce un vino tanto pregiato». L’iniziativa promossa dal Consorzio dell’Asti riguarda 25 rotonde tra acquese, astigiano e cuneese e ha già visto il completamento di alcune installazioni. «Di base – commenta Pondini – sulle rotonde verrà installata una scultura in acciaio corten dalle linee sinuose e dal tipico colore ruggine per rievocare le forme e le tonalità dei vigneti. Completerà l’opera un’elegante scritta che richiama l’Asti Docg».
Il primo comune ad avere la propria rotonda griffata, lungo la Provinciale 30, sarà Bistagno. «I lavori inizieranno la prossima settimana – spiega l’architetto Andrea Capellino, titolare dello studio che realizzerà anche le rotonde di Acqui e di Alice Bel Colle – Il costo dell’opera si aggira intorno ai 20mila euro e per sei anni la manutenzione sarà a carico del consorzio. I lavori per le rotonde di Acqui e di Alice, invece, partiranno intorno a Natale. Per queste ultime, però, i costi saranno più contenuti perché le installazioni saranno più piccole rispetto a quella di Bistagno».