Scorpioni in cantina a Cavatore: «È il loro mese non a caso…»
La biologa: "Più facile incontrarli se si vive in case in pietra"
CAVATORE – Adriana lo racconta con non poca emozione. Lei vive a Cavatore in una cascina in valle Zani poco fuori il paese. «Sono scesa in cantina a prendere delle conserve quando allungando la mano sullo scaffale sono rimasta pietrificata perché a puntarmi col suo pungiglione c’era uno scorpione – racconta – Per fortuna era in un barattolo di vetro dentro il quale per chissà quale motivo era caduto. Ovviamente ho mollato tutto e scappata in casa. Quel giorno mio marito ha pranzato in bianco» ride.
«E’ il mese dello scorpione non a caso – ci ha spiegato la biologa Luciana Rigardo – Sono bestiole che si trovano nelle cave di tufo, nelle grotte molto umide o in edifici fatti di pietra. Le specie che si trovano nel nostro territorio sono sì velenose ma non pericolose. Un’eventuale puntura non è più dolorosa di quella di una vespa».
Il tecnico contattato per valutare l’eventuale infestazione della casa ha rilevato la presenza di diversi esemplari. «L’esemplare del barattolo era più piccolo di quello che sembrava. Probabilmente è stato ingigantito dal vetro e dalla paura della signora – continua l’intervistata – Gli scorpioni sono aracnidi particolari che non creano grandi colonie. Nella casa di Cavatore ho individuato e catturato sei esemplari». Alla fine tutti sono stati accontentati: dopo il prelievo coatto degli inquilini indesiderati ed aver trattato i locali con uno speciale repellente, gli scorpioni cavatoresi sono stati trasferiti in una grotta nei pressi di Roccaverano.