Contagi in aumento, all’ospedale San Giacomo 20 ricoverati
Il consiglio comunale istituisce una commissione sull'emergenza coronavirus. Tedeschi: "Bene ma arriva in ritardo di mesi"
NOVI LIGURE — All’ospedale San Giacomo di Novi Ligure venti persone positive al coronavirus sono ricoverate nel reparto di Medicina, trasformato in zona Covid. Una persona è invece ricoverata in terapia intensiva (attualmente sono due i posti allestiti per i pazienti affetti da coronavirus, come da disposizioni regionali). Il dato è emerso lunedì sera in consiglio comunale, durante la relazione del sindaco Gian Paolo Cabella e del consigliere Francesca Chessa, delegata alla Sanità.
«Cercheremo di ristabilire un collegamento costante con l’ospedale per informare puntualmente la cittadinanza della situazione all’interno della struttura sanitaria, come abbiamo fatto durante la prima ondata. Ho già chiesto informazioni ma finora non ho ancora avuto risposta», ha detto il sindaco in consiglio.
I contagi però continuano ad aumentare. Il 21 ottobre a Novi c’erano 53 residenti positivi al coronavirus. Giovedì 30 ottobre, ultimo dato ufficiale disponibile, erano già saliti a 96. Una crescita di oltre l’80 per cento in otto giorni.
Sempre durante il consiglio comunale di lunedì sera è stata discussa anche la costituzione di una commissione permanente sul coronavirus. Alla fine è stato deciso che ne faranno parte il sindaco Gian Paolo Cabella, il presidente del consiglio comunale Oscar Poletto e i capigruppo di Lega (Marco Bertoli), Forza Italia (Francesca Chessa), Democratici (Simone Tedeschi) e M5s (Lucia Zippo).
La proposta è stata approvata all’unanimità, anche se non sono mancate le polemiche. L’idea di istituire una commissione sul coronavirus era stata avanzata dal Pd fin dalle prime settimane dell’emergenza, ma la maggioranza l’aveva respinta sul presupposto che a gestire la situazione doveva essere la giunta comunale. «Avete respinto la nostra proposta fino a giugno. Poi avete cambiato idea ma nel frattempo non avete fatto nulla. E siamo arrivati alla fine di ottobre…», ha ricordato Tedeschi.
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