Seduti a terra e in silenzio: la protesta dei ristoratori
Gli operatori del settore riuniti davanti alla Prefettura di Alessandria
ALESSANDRIA – Ristoratori alessandrini seduti per terra, in silenzio, contro la chiusura anticipata alle 18.
È iniziata la protesta in piazza della Libertà, presenti anche il sindaco Cuttica di Revigliasco, il vice Buzzi Langhi, gli assessori Roggero, Barosini, Lumiera e Ciccaglioni, il presidente del consiglio comunale Locci, il sindaco di Casale Riboldi e il presidente della Provincia Baldi. Parole dure da parte del presidente di Ascom, Ferrari.
Allo scoccare delle 12, poi, è stato suonato l’Inno di Mameli. Ristoratori tutti in piedi, molti con la mano sul cuore, davanti a simbolici tavoli apparecchiati sul selciato.
Rigido l’intervento di Vittorio Ferrari, presidente di Ascom Alessandria: “Sono molto più sicuri i locali che vengono chiusi, che rispettano i protocolli, di tanti che restano aperti. Non lo trovate paradossale? Ci saranno conseguenze pesantissime. Se non si può lavorare non si può far lavorare…”
Foto e video di Cecilia Ammazzalorso