Gioanola sulla Tari: “L’amministrazione l’ha aumentata ai cittadini in un periodo come questo”
Il capogruppo Pd solleva perplessità
CASALE – Il Capogruppo del Pd a Casale Luca Gioanola interviene dopo le « dichiarazioni entusiastiche» degli esponenti della Giunta Riboldi in merito alla Tari e ai servizi a essa correlati.
«Si tratta dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, ma non solo, siccome nella Tari confluiscono e confluiranno con le decisioni assunte dall’Amministrazione Riboldi ancora più servizi aggiuntivi che troveranno copertura sulla tassa per i rifiuti, pagata dai cittadini e da chi lavora nel territorio comunale. Le utenze iscritte a ruolo sono circa 25.500 di cui 23.000 domestiche e 2.500 non domestiche per un territorio pari a 86,36km2, con circa 16.500 nuclei familiari e una densità di 390 abitanti/kmq – spiega Gioanola – Il servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti si suddivide in tre porzioni operative: il centro storico, la corona del centro storico, le frazioni. Ognuna di esse con differenti peculiarità, problematiche e possibili soluzioni. I rifiuti nel territorio casalese, comprendente Casale più 43 Comuni, sono gestiti da Cosmo spa, che è incaricata di erogare i servizi riguardanti la raccolta e il trasporto, il trattamento e il recupero dei rifiuti, il trattamento e lo smaltimento presso la discarica, in esaurimento, di Roncaglia, così come altri servizi aggiuntivi come, tra gli altri, lo spazzamento e il lavaggio strade» dice l’esponente Dem per “entrare” in tema.
«Per l’anno 2020, sono stati incrementati dall’Amministrazione i seguenti servizi erogati da Cosmo, con relativo aumento dei costi operativi confluenti nella Tassa Rifiuti per i cittadini: spazzamento integrativo 10 mesi (110.556 euro), raccolta foglie (6.240 euro), diserbo meccanico (133.021 euro), per un totale di 249.781 euro. Per altro, leggendo i numeri presenti nella relazione tecnica predisposta da Arera, si comprende come il costo sarebbe aumentato ancora di più se non fosse stato per l’emergenza Covid-19. Al contempo, il resoconto sui rifiuti, il tema di centrale pertinenza, evidenzia per la percentuale di Raccolta Differenziata Rd il raggiungimento per Casale Monferrato del 57,29%, di fronte all’obiettivo del 65%, e una media del consorzio dei 44 Comuni del 61%; e per la produzione di rifiuto indifferenziato pro-capite RU un risultato parti a 220 kg/abitante per Casale rispetto agli obiettivi di 190 kb/ab per l’anno 2018 e 159 kg/ab per l’anno 2020».
«Dati quindi inferiori agli obiettivi, ai quali si aggiungono situazioni di abbandono rifiuti che si verificano con frequenza crescente, soprattutto nei pressi delle isole di raccolta rifiuti. Comportamenti non corretti, ma comunque segnali sui quali interrogarsi. Forse la frequenza, forse il dimensionamento non siano adeguati? Oppure la produzione di rifiuto rispetto alle attese resta alta per via del fatto che la parte fissa (legata ai metri quadri) resta ancora troppo importante rispetto alla parte variabile (legata a quanto rifiuto si produce), per cui i cittadini non sono stimolati a ridurre i rifiuti prodotti né a fare bene la differenziata? In questo contesto e in questo difficile momento storico il cittadino vedrà un aumento del costo della Tari. E al contempo, dopo 16 mesi dall’insediamento, non è ancora chiaro quali siano le valutazioni dell’Amministrazione sui risultati e sulle tendenze. E quali siano le strategie in merito alla raccolta differenziata, al rifiuto indifferenziato prodotto, alla quota fissa e a quella variabile, alle esigenze sia delle utenze domestiche sia di quelle non domestiche (leggendo i numeri si vede ad esempio come la quota fissa legata ai mq sia ancora particolarmente rilevante sui nuclei da 1 a 5 persone e solo per i pochi nuclei a 6 persone abbia una incidenza minore). La gestione della filiera dei rifiuti è estremamente rilevante per il territorio da un punto di vista economico, lavorativo, ambientale, imprenditoriale e di tutela della salute. Può essere che le difficoltà su questo tema trovino concausa nello scenario di un assessorato all’ambiente dove vi è una frammentazione e una sovrabbondanza di amministratori sempre maggiore? Con due assessori, il sindaco, un consigliere a condividere lo stesso ufficio? Il lavoro degli uffici troverà maggiore fluidità con l’ultimo incremento dei referenti a cui doversi relazionare, con cui trovare l’intesa, il modus operandi, di cui comprenderne gli obiettivi traducendoli in azioni? (Stiamo parlando dell’assessorato dove due settimane fa l’assessore all’ambiente relazionava sulle zanzare e ora non ha più la delega relativa. Varranno ancora le argomentazioni, peraltro condivisibili, dell’assessore?). In conclusione, come l’Amministrazione giustifica un aumento di costo della Tari per i cittadini, in questo momento storico, rispetto all’attivazione di servizi di pulizia aggiuntivi (quello che si pulisce in più è pagato dai cittadini sulla tassa rifiuti), risultati al di sotto degli obiettivi, abbandono dei rifiuti, assenza di una relazione politica chiara su tutta la filiera dei rifiuti?» si chiede Gioanola.
Luca Gioanola, Capogruppo PD, Casale Monferrato