Clotilde e la battaglia contro il virus dell’ignoranza
Se il virus avesse un cuore e i negazionisti un cervello, getterebbero le armi davanti a Clotilde Armellini. Dovrebbero arrendersi dinnanzi a quegli occhi tanto stanchi quanto combattivi. Si fermerebbero al cospetto della sua maestosa determinazione, della sua pervicace tenacia, della sua ferrea intenzione di raccontare a tutti che il Covid esiste, eccome se esiste.
Se il virus avesse un cuore e i negazionisti un cervello, dovrebbero cambiare strada davanti alla forza di volontà di chi senza più fiato, distante dal marito e dai due figli anche loro positivi, trova ancora le energie per documentare la sua battaglia affinché altri possano giovarne. Se il virus avesse un cuore e i negazionisti un cervello, non saprebbero come reagire alla disarmante dolcezza delle parole degli operatori sanitari che sostengono Clotilde, rassicurando lei e tutte quelle centinaia di migliaia di persone che attraverso il video si sono sentite difese da un esercito in tuta bianca, guanti blu e sorrisi nascosti dietro alle mascherine.
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Se il virus avesse un cuore e i negazionisti un cervello, avrebbero alzato le mani davanti a Clotilde che di regale non ha solo il nome ma anche la perseveranza. Se il virus avesse un cuore e i negazionisti un cervello, capirebbero che quei gesti delicati e quelle accortezze amorevoli sono armi troppo potenti per essere battute da parassiti venuti da chissà dove.
Clotilde: donna, mamma, agente di polizia penitenziaria che con le sue parole ci ha portato in prima linea, più vicino al nemico di chiunque altro. E ci ha confermato – se ancora ce ne fosse bisogno – che sono le persone a determinare il corso di una pandemia: siamo noi a fare la differenza. Paradossalmente, chi nega il virus lo alimenta facendolo crescere a dismisura.
Ma adesso c’è un risvolto peggiore: Clotilde fino a domenica aveva “solo” il virus da combattere. D’ora in poi, invece, dovrà fare i conti anche con chi non crede nell’esistenza della pandemia, con le loro minacce e con i loro insulti. Tanti gliene sono arrivati, molti altri gliene arriveranno. L’hanno presa di mira elevandola a simbolo di un complotto per la dominazione del mondo, ordito non si sa bene da chi.
È una battaglia che si aggiunge alla battaglia: Clotilde in quella stanza sta combattendo da sola, ma deve sapere che qui fuori ci siamo tutti noi che, davanti alle sue immagini, ci siamo commossi e non vediamo l’ora di assistere al lieto fino. Clotilde, ne siamo certi, vincerai il virus Sars Cov 2 e pure quello della stupidità.
Alberto Marello