Stretta su ristorazione, cultura e sport
Locali aperti fino alle 18, anche nei festivi. Scuola, si favorisce la didattica a distanza
ALESSANDRIA – L’intesa con le Regioni è stata (più o meno) raggiunta. Il compromesso ha prodotto un Decreto, firmato dal premier Conte, che incide notevolmente sull’attività di ristorazione, sulla scuola, sullo svago. Questi i principali punti, che dovrebbero essere illustrati, con più dettagli, oggi nel corso di una conferenza televisiva. I provvedimenti sono validi fino al 23 novembre. “Cerchiamo di salvare il Natale” ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Ristoranti e Bar
Saranno chiusi alle 18, ma non la domenica e i festivi. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi ma limitatamente ai clienti ospiti. Aperti anche gli autogrill, oltre a bar e ristoranti negli ospedali e negli aeroporti.
Scuola
La didattica a distanza alle scuole superiori sarà al 75%; ai dirigenti di istituto spetterà decidere le modalità. Resta invece invariata la didattica al primo ciclo, dalle materne alle medie, che sarà totalmente in presenza. Vengono modulati ulteriormente gli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani. Non si entra prima delle 9.
Benessere, sport e cultura
Saranno chiuse le palestre e le piscine oltre a centri benessere, centri termali. Restano aperti parrucchieri ed estetiste. Chiusi centri culturali, centri sociali e ricreativi. Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo, casinò e parchi divertimento. Vietate le sagre, le fiere ed eventi simili. Niente feste, nemmeno con numero ridotto di invitati, comprese quelle legate a cerimonie civili e religiose. Il decreto raccomanda di non ricevere a casa persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
Spettacoli
Non si potrà più andare al cinema o a teatro, sospesi anche i concerti e tutti gli spettacoli, al chiuso e all’aperto. Stadi e palazzetti torneranno ad essere senza pubblico
Mobilità
Gli spostamenti tra comuni sono sconsigliati, non vietati