Randazzo: “Sono positivo, niente titolo italiano”
Il pugile ha lievi sintomi. "Questo match sembra stregato"
ALESSANDRIA – “Sono positivo al covid, devo rinunciare al match per il titolo italiano“. Luciano Randazzo è amareggiato, ma battagliero. “Venerdì scorso avevo qualche linea di febbre: mi sono messo subito in isolamento e sabato, dopo aver parlato con la mia dottoressa di famiglia, mi sono sottoposto al tampone, in una struttura privata. Lunedì è arrivato l’esito: anche questa volta niente sfida a Arblin Kaba, perché anche se il tampone di controllo, il 26 ottobre, dovesse essere negativo, non ci sono giorni sufficienti per intensificare la preparazione”.
Anche perché, racconta Lucio, “oltre alla febbre, che da ieri è scomparsa, ho dolori alle ossa. Sintomi leggeri, ma ci sono: nella mia nuova casa, a Tortona – spiega il portacolori della Pugilistica Valenza – mi posso allenare e continuare a fare esercizi, ma alla fine sono stremato. E’ subdolo, questo virus”.
Il combattimento con Kaba, a Mantova, era in calendario il 13 novembre. “Ho parlato con il mio manager: sicuramente troveranno un nuovo sfidante e io sarò poi designato per combattere con chi avrà la corona dei superleggeri. Speriamo presto, soprattutto mi auguro di superare bene questo momento. La mia compagna è negativa e già questa è una buona notizia”.