Gregucci: “I cavalli si vedono all’arrivo”
Con il Grosseto nessuna varazione tattica, ma la rotazione dei giocatori
ALESSANDRIA – “I cavalli si vedono all’arrivo”. Pensiero di Angelo Gregucci alla vigilia del doppio impegno casalingo ravvicinato, Grosseto domani e Pontedera domenica. Però, obiezione, bisognerebbe incominciare a trottare, visto che 5 punti in 5 gare, per una squadra che dovrebbe dominare il campionato, sono davvero pochi, e lo ammette anche il tecnico. “Ne abbiamo consapevolezza”. Contromisure per iniziare il galoppo? “Tutto quanto servirà, domani, per una partita solida, compatta, bella, che ci porti il risultato pieno. Ne abbiamo bisogno, lo vogliamo“.
Il condottiero di questi cavalli, però, si sente in discussione? “Ho ben presente quello che devo fare. Che non è in discussione: io devo dare certezze a una squadra che deve avere carattere e personalità per vincere una gara difficile contro un avversario che ha entusiasmo e qualità. Domani noi siamo il nostro peggior rivale“.
In queste condizioni, ritrovare il pubblico al Moccagatta, è un vantaggio, un impegno e uno stimolo? “Assolutamente sì: perché è una gara vera, e non una amichevole, e per noi sarà molto importante avere i nostri tifosi”.
Avversaria in salute, che in trasferta ha sempre vinto e ha entusiasmo. Ma la nostra peggior rivale siamo noi stessi.
Variazioni tattiche? “Tattiche no (dunque confermata la difesa a 3, ndr) Ci potranno essere negli interpreti: 36 ore fa siamo usciti da una gara, abbiamo cercato di scaricare e di recuperare. Con una rosa di molti elementi, dobbiamo far girare l’organico: cercherò di dare minutaggio a chi è più fresco”.
Grosseto per ora invincibile in trasferta: una insidia in più. “Avversaria che ha poco da perdere, ha fatto bene fuori calcio, sa giocare bene a calcio e ha una identità precisa, con l’entusiasmo di un campionato vinto. Tutto questo aumenta le difficoltà, ma non cambia la nostra prospettiva e il nostro obiettivo”.
Nelle rotazioni che Gregucci ha in testa per domani, Arrighini può partire titolare? Nella mezzora con la Giana è sembrato più vivace di altri. “Andrea ha sempre giocato. Essere della partita non significa giocare 90 minuti: chi crea i solchi più importanti è chi garantisce apporto. Domenica i suoi ultimi 30 minuti sono stati buoni, lo vedo bene anche in proiezione futura. Ribadendo, però, che in una partita in cui dovremo avere grande compattezza, dovremo anche usare bene la testa”. Che ne è di Gazzi, fino ad ora utilizzato con il contagocce? “Ho fatto girare la rosa e ribadisco che ci sarà attenzione per tutti, compreso Gazzi”.
Due gare casalinghe in quattro giorni: cosa comportano? “La capacità di dare rotazioni: so di avere a disposizione giocatori importanti, sta a me valutare bene lo sforzo e il recupero, per garantire a tutti la possibilità di dare un contributo. Tutta la rosa va coinvolta“.