Una squadra senza anima. E senza gioco
Poche sufficienze, l'approccio è troppo blando e confuso
GORGONZOLA – Se la partita con la Giana era la prova d’esame, quella del ‘dentro o fuori’ per Gregucci, allora il verdetto è bocciatura. Anche per gli interpreti, perché se il ‘condottiero’ non riesce a dare i comandi giusti, anche chi dovrebbe interpretarli non fa molto per aggiustare il tiro. 5 punti in 5 giornate, media da zone basse, dove l’Alessandria è attualmente. Il ‘copia e incolla’ della partita di Pistoia ha lo stesso epilogo, anche se l’interpretazione è ancora peggio. Prestazione a tratti anche indisponente, alla stregua di un allenamento e neppure fatto bene
CRISANTO – Indifeso: quello che può parare lo neutralizza con sicurezza. Non può arrivare nell’angolino alto dove Palazzolo manda il pallone, lasciato libero di mirare e calciare sicuro: 6
BELLODI – Arrugginito: sarà l’effetto debutto, sarà che gli manca il ritmo partita, ma fatica a ingranare e sempre ancora un po’ sordo alle indicazioni dei compagni di salire e portare su palla. Ammonizione sciossa ed evitabile: 5.5
COSENZA – (dal 28’st) Fotocopiato: nella venti minuti in campo si esibisce in due ‘colpi’ ormai mandati a memoria dagli avversari, la sforbiciata in avanti e il pallone sparacchiato dove arriva arriva. Ma perché?: 5.5
PRESTIA – Ruvido: della linea arretrata è l’unico ad avere sprazzi di lucidità e anticipi efficaci. Magari un po’ duro nei mezzi, ma questo serve, ed è ciò che ai compagni manca: 6
SCOGNAMILLO – Falloso: non finisce una gara senza collezionare almeno un cartellino giallo. Spesso sono l’effetto di un anticipo fatto male, di una lettura ritardata del gioco e del movimento dell’avversario diretto: 5.5
CASARINI – Assente: largo a destra non si vede perché ha (o dovrebbe avere) passo e compiti diversi. Concoroso evidente di colpa nel pareggio, quando, nella rimessa laterale, lascia che il giocatore avversario gli passi dietro. La sintesi della sua prestazione è la punizione nel finale, telefonata al portiere: 5
SULJIC – Disorientato: un po’ in mezzo, un po’, a inizio ripresa, più avanzato, poi di nuovo arretrato. Con il solo effetto di andare in confusione e non incidere quasi mai nella manovra, salvo quando va a chiudere in difesa: 5.5
CASTELLANO – Volenteroso: ci mette almeno impegno, fra i pochi ad abbozzare una circolazione di palla accettabile, ma si smarrisce anche lui in un gioco vuoto di contenuti: 6
DI QUINZIO – (dal 18’st) Molle: con il suo ingresso l’Alessandria ritrova il trequartista, ma gli effetti sono nulli. Siamo sempre in attesa di capire quando questo giocatore riuscirà a essere un poco incisivo: 5.5
CELIA – Ostinato: sulla fascia sinistra l’Alessandria spinge di più. Ma non affonda, anche perché il numero 3 quasi sempre vanifica il suo sforzo con cross senza capo né coda, soprattutto di facile controllo dagli avversari: 5.5
RUBIN – (dal 28’st) Piantato: sarà per la condizione ancora lontana, ma sale poco e coneccessiva fatica e scorsa scioltezza: 5.5
CHiARELLO – Spostato: finché è schierato più avanzato e più vicino alla porta qualche buona idea l’ha e prova a realizzarla, incuneandosi in area. Ma quando va a fare il quinto di destra, scompare: 5.5
PARODI – (dal 5’st) Parziale: qualcosa in più, ma lontano dal contributo che potrebbe garantire. Ha sui piedi l’occasione del raddopèio (grazie Eusepi), ma trova Zanellati. L’impressione è che si senta sottopressione ed è il solo modo per essere inconcludenti: 5.5
CORAZZA – Limitato: gioca molto per la squadra e poco per sé e di palloni ‘puliti’ ne ha solo un paio. La cosa bella, anzi tecnicamente bellissima, è il passaggio per Eusepi, che taglia il campo e lo mette nella condizione di segnare. Lecito attendersi di più: 5.5
ARRIGHINI – (dal 18’st) Volenteroso: nella mezzora finale almeno per due volte cerca la soluzione decisiva, senza troppa fortuna. Alza la pericolosità, non la lucidità: 5.5
EUSEPI – Determinato: purtroppo, però, non determinante. Segna un bel gol, aiuta la squadra a stare più alta, incita i compagni, ma di palloni giocabili ne ha pochi e non tutti usati a dovere: 6