Furbetti del…”parcheggino”: limite orario alle soste di pubblica utilità
L'ordinanza del Comune a causa dei trasgressori
ACQUI TERME – Un’ordinanza emessa nel 2006 dall’allora amministrazione comunale concedeva a coloro che praticano professioni di pubblica utilità, vedi medici, veterinari, personale medico e infermieristico dell’ASL, ufficiali giudiziari e simili, di sostare senza limiti di orari (“ma per il tempo necessario per le visite a domicilio”) nei parcheggi a pagamento (o in quelli regolamentati a tempo) del concentrico urbano di Acqui Terme senza dover versare alcun corrispettivo economico. Nel tempo, però, di questo comprensibile “privilegio” qualcuno ne ha fatto evidentemente abuso, tanto da costringere l’attuale Giunta a rivalutare la concessione del 2006 apportando una piccola ma sostanziale modifica.
«Con il passare del tempo – si legge nell’ordinanza emessa da Palazzo Levi – si è constatato che sempre con maggior frequenza i veicoli autorizzati sostano per diverse ore nelle aree a pagamento e regolamentate situate in prossimità degli studi professionali dei soggetti sopra citati», “libertà” non prevista dal permesso rilasciato dalla Polizia Locale nel febbraio del 2006.
«Tale situazione – fa sapere il Comune – evidenzia la necessità di apportare una modifica alle disposizioni in vigore, limitando la sosta sia in aree regolamentate sia a pagamento al tempo necessario allo svolgimento delle visite domiciliari da parte dei soggetti autorizzati». D’ora in avanti, quindi, «la sosta dei veicoli dei soggetti esercenti professioni di pubblica utilità autorizzati, nelle aree regolamentate e in quelle soggette a corresponsione di una tariffa oraria (zone blu) è consentita per la durata massima di un’ora». L’inizio dell’orario di sosta dovrà essere indicato sul disco orario del veicolo.