20 anni fa l’alluvione di Casale: il C.Al.Ca. continua a vigilare e pungolare
Si continuano a sollecitare risposte
CASALE – “Bisogna pretendere che non accada più”. La frase del compianto giornalista Marco Giorcelli è il motto e il motivo con il quale è nato, a fine novembre 2000, il Comitato Alluvionati del Casalese, il C.Al.Ca. «Quando abbiamo fondato il Comitato pensavamo che dopo qualche anno tutto sarebbe stato risolto e avremmo concluso la nostra esperienza. Dopo molte fatiche e in 3, 4 anni erano stati ottenuti buona parte dei rimborsi (cosa che oggi non sarebbe più possibile! basta guardare i terremotati del centro Italia…) una parte importante dei lavori per circa 33 milioni di euro erano partiti e terminati dopo 5, 6 anni così come l’allungamento del ponte sul Fiume Po opera – a detta di alcuni – fondamentale per non mandare a bagno l’intera città di Casale, una vera catastrofe non avvenuta a causa dei sormonti e delle rotture arginali avvenute in sponda sinistra del Po. Noi sappiamo bene che il solo allungamento del ponte sarebbe stato ininfluente senza il poderoso disalveo effettuato contemporaneamente, i documenti tecnici parlano chiaro».
Inizia così, a 20 dall’alluvione che ha colpito Casale e il Casalese nel 2000, la nota diffusa dal Consiglio Direttivo del C.Al.Ca. sempre attento alle questioni legate alla sicurezza idrogeologica.
In occasione di un così importante anniversario si guarda al grande impegno dell’ultimo ventennio: «Guardando indietro a questi 20 anni ci sembra incredibile il grande lavoro fatto per pungolare, spingere gli Enti preposti alla messa in sicurezza idrogeologica (in primis Aipo e Adbpo) a fare semplicemente il proprio dovere. Sono centinaia le riunioni , gli incontri tecnici, istituzionali e politici, moltissimi gli articoli di giornale, delle radio, Tv e web che raccontano la storia di questi anni e del C.AL.CA. Desidero sottolineare in questa ricorrenza anche l’importante lavoro svolto nei primi anni del post-alluvione dal Coordinamento dei Comitati Alluvionati presieduto da Gianfranco Bergoglio. Con tristezza voglio ricordare gli amici che ci hanno lasciato in tempi recenti tra cui il nostro presidente Gianni Battezzati, Francesco Deambrogio, Gabriele Tonello. Un doveroso ringraziamento va a quanti, anche per poco tempo, hanno fatto parte del nostro Comitato a quanti ne fanno parte ancora oggi dopo 20 anni e a tutti gli alluvionati e persone che in questi anni ci sono stati vicino con parole, atti di sostegno e incoraggiamento».
L’attività non si ferma: «Il C.Al.Ca. va avanti , sappiamo bene che per qualcuno siamo “fastidiosi”, per quanto ci è possibile cerchiamo da sempre di difendere gli interessi del nostro territorio e dei suoi residenti, siamo considerati da qualcuno un baluardo, un contradditorio tecnico verso certe scelte a nostro parere non sempre ottimali da parte di Aipo, Abdpo ecc. non abbiamo al nostro fianco politici, partiti o istituzioni, siamo sempre stati soli e indipendenti ma questa probabilmente è stata la nostra fortuna che ci ha permesso di durare tutti questi anni!».
Anzi, si sollecitano risposte su vari temi: «Franchi arginali negativi, Argini tracimabili, Dighe e sbarramenti vari che interferiscono sul deflusso del Po e ne fanno aumentare i livelli, Gestione dei sedimenti e mancati disalvei, Manutenzione dei rii minori e delle chiuse, Protezione Civile… La messa in sicurezza del nostro territorio richiede l’attenzione e l’impegno di tutti».