I volontari acquesi a Garessio: «La sera a casa stanchi e provati»
Il racconto di Paolo Guglieri, coordinatore del Com 21 di Cassine: «Trovate anche alcune salme»
STREVI – «Il paese era stato alluvionato già nel ’94 e nel 2016, ma a detta degli abitanti questo è stato l’episodio peggiore», dice Paolo Guglieri, coordinatore del Com 21 della Protezione Civile che riunisce i volontari dei comuni di Gamalero, Sezzadio, Cassine, Strevi, Rivalta, Ricaldone, Alice Bel Colle, Orsara e Morsasco e che da lunedì 5 fino a l’altro ieri era impegnato a Garessio nelle operazioni di pulizia e sgombero di fango, piante e detriti che hanno invaso le vie del paese a causa dell’esondazione del Tanaro. Tra le unità del territorio acquese impegnate nel garessino anche la squadra A.i.b. (Antincendio Boschivo) di Bistagno.
«Il livello di guardia è stato superato di ben 6 metri, il ponte ha fatto da tappo e il fiume è straripato inondando tutto il paese. Nei locali al piano terra l’acqua ha raggiunto il soffitto. Un vero disastro». La scorsa settimana, ogni mattina una squadra di 4-5 volontari dai vari comuni che fanno riferimento al Com 21 è partita alla volta di Garessio. «Ci si organizza in base agli impegni personali di ognuno – spiega Guglieri – Con il coordinamento della sezione provinciale, iniziavamo a darci da fare intorno alle 8.30 e si andava avanti fino alla 19 circa, poi in serata il rientro a casa, fisicamente a pezzi e moralmente provati».
Tra le drammatiche immagini rimbalzate sugli schermi dei Tg nazionali e rimaste nella memoria di tanti, la quasi totale distruzione del cimitero locale e la triste fine di numerose bare trascinate via dalla furia delle acque: «Durante la messa in sicurezza di uno stabilimento non lontano dal cimitero, alcuni colleghi hanno rinvenuto i resti di alcune salme. Una scena davvero straziante». Del ponte nel centro di Garessio rimane solo la campata, «i due parapetti sono stati completamente divelti. Molto probabilmente la struttura verrà demolita per costruirne una nuova e più sicura». La grande macchina della solidarietà, ad ogni modo, ha fatto un’altra volta il “miracolo” e a dieci giorni dall’evento lo scenario in paese è via via meno catastrofico. «Certo, gli abitanti, purtroppo, ne avranno ancora per un bel pezzo – sottolinea Guglieri – In molte unità abitative, soprattutto quelle al piano terra, gli arredamenti sono praticamente tutti da buttare, in più ci sono molte situazioni a rischio dal punto di vista strutturale».
Nella giornata di domenica l’ultimo intervento operativo del Com 21: alcuni volontari di Strevi sono tornati a Garessio per dare una mano nelle operazioni di pulizia nello stabilimento chimico farmaceutico Huvepharma, gravemente colpito dall’alluvione. Nei prossimi giorni, però, sarà il solo coordinamento cuneese a proseguire nelle operazioni di pulizia e sgombero nel territorio comunale.
(Di seguito, le foto scattate da Paolo Guglieri a Garessio)