Sotto i portici in sacco a pelo: «Dorme qui da parecchio, sembra non voglia aiuto»
Da agosto ha scelto i portici di Corso Bagni quale giaciglio per la notte: «Ha rifiutato diverse soluzioni»
ACQUI TERME – «Dorme qui sotto i portici da circa due mesi, da quanto ho capito ha 28 anni ed è di origine rumena. Io e altri commercianti abbiamo provato ad aiutarlo, ma ogni tentativo finora è stato inutile» la signora Daniela del negozio ‘Civico 42’ lo vede ogni giorno quel ragazzo tranquillo e taciturno che parla poco l’italiano e che dal mese di agosto staziona sotto i portici di Corso Bagni dormendo in un sacco a pelo. «Di notte le temperature iniziano a farsi rigide, e nelle prossime settimane lo saranno sempre di più. Non può continuare a rimanere qui in queste condizioni. Abbiamo fatto appello a chiunque: al Comune, ai Vigili, ai Carabinieri e alla Caritas, ma ogni soluzione a lui sembra non andare bene». I servizi sociali comunali non possono intervenire direttamente perché non si tratta di un residente. Pochi giorni fa, però, la Caritas di Acqui ha contattato il dormitorio di Canelli (ad Acqui non è presente un servizio di ospitalità notturna) per offrire all’uomo un riparo in cui trascorrere la notte con la possibilità di trovare anche un’occupazione. I volontari della Protezione Civile si sono resi disponibili ad accompagnarlo fino a Canelli ma quando si sono presentati sul posto per parlargli, di lui non c’era traccia. «È stato via fino a sera perché in mattinata qualcuno lo ha allontanato un po’ in malo modo. Alla sera, però, è tornato al suo solito posto».
Tra i residenti della zona si sta sollevando anche un certo malumore, «perché non tutti sono consapevoli del fatto che si tratta comunque di un tipo tranquillo – spiega Daniela – Qualche anziano del condominio qui di fianco, soprattutto di sera, si sente a disagio a rientrare a casa da solo». Un’esercente del posto si è anche offerta di pagargli il pernottamento in una pensione, «dopo due notti è tornato qui. I Carabinieri un giorno l’hanno portato in caserma per identificarlo, dopo tre ore era di nuovo sotto i portici».
A chi lo ha avvicinato il 28enne ha raccontato storie sempre un po’ diverse: «Ad alcuni ha detto di essere stato cacciato da un’azienda agricola in cui aveva trovato lavoro per la vendemmia – continua Daniela – ma a noi sembra strano perché in realtà è qui da ben prima dell’inizio della vendemmia. Ad altri ha detto che è scappato da Torino dove è stato aggredito da un gruppo di balordi. A me ha confessato di voler tornare in Romania, ma essendo senza soldi non può permettersi il costo del viaggio. Sarei anche disposta a pagargli il biglietto aereo, però vorrei essere sicura che i soldi servano effettivamente a quello…».
Nel caso l’uomo dovesse continuare a restare all’addiaccio anche nei giorni e nelle settimane a venire, gli organi della Caritas fanno appello ai commerciati e ai residenti della zona chiedendo loro di rivolgersi direttamente alla Polizia Locale o ai volontari della Protezione Civile per ritentare la strada della sistemazione in dormitorio.