“La partita la dobbiamo fare noi”
Per Gregucci "test probante, avversario forte". Contro il Lecco qualche rotazione. "Conta come si sta in campo, non quanto"
ALESSANDRIA – “Una squadra forte”. Dunque, “un esame probante domani a Lecco per i Grigi“. Forte perché, per Angelo Gregucci, “gioca bene, ha inserito elementi che confermano le ambizioni e la voglia di disputare una stagione importante. Ha i nostri stessi punti, ha cambiato molto, ha iniziato decisa. Ecco perché, anche se è solo la terza giornata, per noi è un passaggio significativo, che ci deve dare indicazioni chiare, una gara che dovremo affrontare con intelligenza, determinazione e massima attenzione“.
Conta non quanto uno sta in campo, se 15, 30 o 90 mnuti, ma come
Contro Celjak e Iocolano
Insiste, il tecnico, sulla consistenza dell’avversario, anche perché conosce bene due dei volti nuovi tra i blucelesti, Celjak e Iocolano, che ha allenato proprio quando erano in maglia grigia. “Vedran è un ragazzo molto corretto, impegnato, sono legato a lui che mi ha dato soddisfazioni con il suo rendimento. Simone, quando è stato con noi, ha dimostrato tutto il suo valore. Mi farà piacere rivederli, credo che sia reciproco”. Considerazione, stima, ma al fischio d’inizio non ci sono sentimenti che tengono in questo calendario molto compresso. “Sarà fondamentale la distribuzione dello sforzo su più gare ravvicinate, per avere sempre la stessa efficacia, per trovare, insisto, la continuità di rendimento e, prima ancora, di atteggiamento. Quando si gioca ogni 72 ore, la partita diventa il momento allenante per tutti, soprattutto per chi è arrivato da poco e ha partecipato anche solo un paio di sedute”. Come Bellodi, che domenica era già in panchina, come Crosta e Frediani che sono alla seconda seduta con il gruppo. Saranno convocati, ma, e questo vale per il secondo, hanno bisogno di integrarsi. Non ci sarà, invece, Stijepovic, convocato con l’Under 21 del Montenegro per gli impegni internazionali, in campo giovedì, alle 18, proprio nella sua Podgorica contro Israele, qualificazione per gli Europei 2021. “Qualche rotazione? Avere una scelta ampia, in tutti i ruoli, mi permette di ottimizzare il contributo e dare un minutaggio significativo a più elementi. Anche se non conta quanto uno sta in campo, se 15, 30 o 90 minuti, ma come lo fa”.
Non si specula
Cosa chiede Gregucci ai suoi uomini? “La capacità di leggere velocemente il gioco e con i parametri giusti. Troveremo una squadra che proverà, come l’Olbia a sporcare la partita? Non credo, perché il Lecco ha caratteristiche diverse. Però, in ogni caso, più che essere brava a speculare, aspettando l’avversario per colpirlo, l’Alessandria deve fare la partita, con le capacità che abbiamo, la determinazione, la compattezza, la volontà e la solidità. Questo è un campionato che più squadre proveranno a vincere e conterà molto il nostro approccio. L’idea di calcio non deve mai cambiare a seconda della rivale, noi dobbiamo avere una identità non solo domani a Lecco. Identità che tutti costruiscono, perché tutti sono presi in considerazione: con questa logica, e con le particolarità di una stagione con molti turni infrasettimanali, abbiamo costruito la rosa. Il fatto che sia ampia è un vantaggio“.