“Oscar Green” Coldiretti: premiata l’azienda “La Spira” di Tagliolo
Il riconoscimento è stato assegnato a Luca Ravera, titolare dell'allevamento delle lumache
TAGLIOLO MONFERRATO – C’è anche “La Spira” di Tagliolo Monferrato fra le aziende premiate da Coldiretti nell’ambito degli “Oscar Green” assegnati qualche giorno fa al Circolo dei Lettori di Torino. Nel corso della giornata i rappresentanti della nota associazione nazionale hanno consegnato un riconoscimento a Luca Ravera, 28 anni, titolare di quella realtà locale che si è meritata una “Menzione speciale” da parte degli organizzatori per la categoria “Sostenibilità”.
“Le lumache qui nascono, crescono e si vendono: vive, per chi le cucina con dimestichezza, o in barattolo, sotto forma di sughi e piatti pronti, un “fast food” per palati raffinati – ha racconta Ravera sul palco della kermesse torinese -. Siamo partiti con 25 mila fattrici acquistate all’Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco, che dà la sua garanzia di qualità, adesso il numero è oltre 400 mila, su un potenziale di 600 mila e molto spazio per crescere”.
Situata sulle colline di Tagliolo Monferrato, tra i vigneti tipici dell’Ovadese, l’azienda è specializzata nell’allevamento delle lumache. Dal 2014 ad oggi, anche grazie all’aiuto della famiglia, questi animali nascono direttamente in un mondo a forma e dimensioni di chiocciola. Gli esemplari destinati alla riproduzione nascono tra le foglie di radicchio, mentre le altri – per l’ingrasso – vengono nutriti con cavolo, bietola e girasole, “tutte coltivate da noi, il ciclo è biologico – aggiunge Luca che, per seguire l’azienda, ha messo da parte gli studi di Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino -. La fatica è tanta, ma la passione è immensa, e l’obiettivo resta quello di far scoprire la bontà delle lumache, soprattutto ai miei coetanei”. Nessuno stress, per le lumache, neppure quando le si sposta da un recinto all’altro: sull’insalata, di notte, si appoggiano fogli di carta su cui loro, ghiotte di cellulosa, strisciano. Così il trasloco avviene senza traumi. La razza è la Helix Asperia, detta “vignaiola”, che ben si accompagna con il panorama locale.
“La Spira” non è solo allevamento per “chiocciole da gastronomia”, il metodo che viene adottato le rende perfette per l’estrazione della bava, una delle materie più pregiate e ricercate soprattutto in cosmetica. E’ nata, recentemente, proprio da queste esigenze la linea S’agapò. “In un anno così drammatico questo premio assume un’importanza ancora più rilevante, le aziende sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti quotidianamente e con la straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione – ha dichiarato, a fine serata, Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria –. In un contesto economico come quello attuale è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole.”
“I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare e Oscar Green rappresenta la forza giovane del Paese, quell’Italia determinata e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti – ha aggiunto il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Un Oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. Anche in tempo di Covid”.